Bellezza, la modenese Stefania Toma è la “Prima Miss dell'anno”
É una studentessa modenese, Stefania Toma, ad essere eletta a Roma “Prima Miss dell’Anno”, titolo con il quale accederà direttamente alle prefinali di Miss Italia 2014. Domani la presentazione a Modena
Ancora una vola una bellezza modenese sbaraglia la concorrenza e guadagna il pass per la futura edizione di Miss Italia 2014. Si tratta di Stefania Toma, eletta a Roma “Prima Miss dell’Anno” del Concorso Miss Italia, durante il primo evento che si è svolto nella capitale prima delle festività natalizie e che ha visto sfidarsi decine di ragazze iscritte alle selezioni, in arrivo da ogni angolo del paese per giocarsi questa prima opportunità messa per accedere direttamente alle prefinali.
Stefania ha 20 anni e vive a Modena, è studentessa di Giurisprudenza e aspirante magistrato, alta 179 cm, capelli castano scuri, occhi marroni con una bella passione per il baseball e le sfilate di moda, ma anche la danza e la recitazione. Proprio domani mattina sarà presentata alla stampa, nell’incontro fissato curiosamente presso la sede della Croce Blu di via Giardini, l’associazione nella quale Stefania svolge attività di volontariato.
Ivana Rebecchi, presidente della Croce Blu, sorpresa che una delle sue volontarie abbia raggiunto questo traguardo, ha detto: “Associare la bellezza al sociale non si dà per scontato, ma ha la sua importanza. Stefania è entrata a 16 anni nella nostra realtà, attraverso la scuola, e oggi, dopo numerosi corsi di formazione, offre il suo contributo è prezioso". Nata a Como ma residente a Modena con la famiglia, Stefania è stata scelta all’unanimità tra 12 candidate al titolo. La Miss dal canto suo è orgogliosa per il riconoscimento, ma “soprattutto per il messaggio che porto con me, per il mio ruolo di volontaria che permette di puntare l’attenzione sull’attività della Croce Blu. Quando facciamo trasporti socio-sanitari ci occupiamo di persone che fanno dialisi, prevalentemente anziani, i quali ogni giorno devono essere trasportati da casa in ospedale e viceversa. Sono persone sole, che non hanno nessuno. Il grazie che ti dicono – conclude Stefania - è un grazie che viene dal cuore”.