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Cronaca Palagano

Stragi Naziste, schiaffo della Corte dell'Aja a Monchio, Susano e Costrignano

Accolto il ricorso della Germania contro l'Italia per ottenere il blocco delle indennità alle vittime dei crimini nazisti: in discussione i risarcimenti per la strage di Monchio

Brusca frenata per i risarcimenti alle vittime delle stragi naziste di Monchio, Susano e Costrignano. La Corte internazionale di giustizia dell'Aja ha, infatti, accolto il ricorso della Germania contro l'Italia per ottenere il blocco delle indennità alle vittime dei crimini nazisti. Secondo la sentenza, l'Italia "ha mancato di riconoscere l'immunità riconosciuta dal diritto internazionale" a Berlino per i reati commessi dal Terzo Reich. La Corte ha accolto tutti i punti di ricorso presentati dalla Germania che accusava l'Italia e il suo sistema giudiziario di "venire meno ai suoi obblighi di rispetto nei confronti dell'immunità di uno stato sovrano come la Germania in virtù del diritto internazionale". La Corte dell'Aja ha poi concordato con la richiesta di Berlino di "ordinare all'Italia di prendere tutte le misure necessarie" affinché le decisioni della giustizia italiana che contravvengono alla sua immunità siano prive d'effetto e che i suoi tribunali non pronunzino più sentenze su simili casi.

PROVINCIA - "Prendiamo atto che la Corte internazionale di giustizia dell’Aja ha accolto il ricorso presentato dalla Germania contro l’Italia. Nella stessa sentenza però la Corte invita i due Stati a negoziare un accordo internazionale per risolvere la questione dei risarcimenti alle vittime dei crimini nazisti, aprendo così un’ulteriore possibilità e indicando agli Stati il percorso da seguire". Così l’avvocato Andrea Speranzoni, rappresentante della Provincia di Modena nel processo che ha portato alla condanna degli autori della strage di Monchio, Costrignano e Susano, ha commentato la decisione presa dalla Corte di giustizia dell’Aja. Specificando che la sentenza "è complessa e andrà studiata a fondo", il legale ha poi sottolineato che la decisione dei giudici internazionali "non influisce sulle decisioni già prese in sede penale. Le condanne già inflitte, come i tre ergastoli per la strage di Monchio, restano quindi inalterate".

ACCORDO SUI RISARCIMENTI - Nel commentare la decisione, il presidente del Consiglio provinciale Demos Malavasi, osservando che "la sentenza stabilisce in modo inequivocabile che l'Italia e la Germania devono trovare un accordo sui risarcimenti", rivolge un appello al presidente del Consiglio Monti perché "si attivi nei confronti del Governo tedesco per aprire al più presto il negoziato. Il risarcimento ai famigliari delle vittime non sarà mai sufficiente a riempire il vuoto causato dalla perdita dei loro cari – prosegue Malavasi – ma rappresenta l'assunzione da parte dello stato tedesco della responsabilità delle tragedie causate dal nazismo, come nel caso delle 140 vittime della strage di Monchio i cui responsabili sono stati condannati all'ergastolo. La ricerca della verità e della giustizia non va mai in prescrizione e il riconoscimento dei risarcimenti ai familiari delle vittime innocenti è alla base della costruzione di un’Europa di pace e di democrazia, perché quelle terribili tragedie non si ripetano mai più".

PALAGANO - "Contrario al verdetto" si è detto il sindaco di Palagano Fabio Braglia per il quale "i nostri cittadini, familiari delle vittime di quel terribile 18 marzo 1944 che non si potrà mai cancellare, meritano di ricevere una giustizia completa e assoluta. Noi continueremo a lottare per avere giustizia e tutelare la nostra memoria e i diritti dei nostri cittadini".

REGIONE - "La sentenza ci amareggia perché non tiene conto di ciò che i tribunali italiani hanno sancito con le loro sentenze inequivocabili sugli autori e le responsabilità delle stragi compiute dal regime nazista, anche nelle nostre terre". Così il presidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna, Matteo Richetti. "Adesso - prosegue Richetti - la diplomazia faccia ciò che la giustizia non è stata in grado di fare: un’intesa fra governi sui legittimi risarcimenti alle vittime, un’intesa che sarebbe anche il modo per riconoscere una volta di più quali siano stati i responsabili e quali le parti offese. Un’intesa che sarebbe anche il modo per Italia e Germania di fare memoria condivisa, di ribadire una verità comune su accadimenti tanto tragici e che mai vanno dimenticati".

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