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Cronaca Spilamberto

Spilamberto: sversamento abusivo di liquami, azienda agricola nei guai

La scoperta è stata fatta dagli operatori della Polizia Provinciale su segnalazione di un gruppo di cittadini esasperati dai continui miasmi. Gli agenti hanno subito allertato l'Autorità Giudiziaria

Uno sversamento abusivo di liquami in un fossato da parte di un'azienda agricola di Spilamberto. Questa la pratica illegale scoperta oggi, lunedì 27 agosto, dagli agenti della Polizia provinciale durante un sopralluogo su segnalazione dei cittadini della zona, esasperati dai continui miasmi. Dell’episodio è stata immediatamente avvertita l’autorità giudiziaria. Questo è solamente il più recente intervento della Polizia provinciale in campo ambientale, attività che affianca quella tradizionale di controllo sull’attività venatoria alla quale quest’anno si è aggiunto l’impegno negli interventi del dopo sisma.

STATISTICHE - In base al rapporto sull’attività del 2011, in materia ambientale le violazioni riscontrate hanno riguardato soprattutto l’abbandono di rifiuti in particolare auto dimesse e appunto lo spandimento liquami. Sempre nel 2011, i 23 agenti della Polizia provinciale hanno effettuato oltre mille controlli, di cui oltre 800 su caccia e pesca. I controlli ambientali sono stati 43 mentre gli interventi legati al codice della strada sono stati 126. Le sanzioni amministrative elevate sono state 612: 406 in materia di caccia (di queste 199 hanno riguardato il ritardo nella consegna del tesserino da parte dei cacciatori), 84 il codice della strada, 70 la pesca e 52 l’ambiente. Tra le trasgressioni sanzionate agli automobilisti (spesso si tratta di multe effettuate durante i controlli sulla caccia) spiccano la guida senza cintura di sicurezza e l’uso del cellulare alla guida. Nel 2011 sono state inviate all’autorità giudiziaria anche 30 informative di reato di cui 17 in materia di caccia e 13 per violazioni ambientali (abbandono di rifiuti e lo scarico di reflui industriali). La Polizia ha gestito inoltre 304 chiamate telefoniche di cittadini (raddoppiate rispetto al 2010) che segnalavano situazioni di particolare criticità o legate alla caccia e 158 interventi per il recupero di fauna selvatica in difficoltà, affidata al Centro fauna selvatica Il Pettirosso che opera sulla base di una convenzione con la Provincia.

 

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