rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Rifiuti, Tares: una gabella da 30 centesimi in più al metro quadro

Fulgenzio Brevini, Confesercenti: "Manca di un regolamento attuativo, sta creando problemi a tutte le amministrazioni comunali, non si muove nella direzione di fare pagare di più a chi produce più rifiuti, accorpa la Tia e la Tarsu, introducendo un nuovo balzello"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ModenaToday

“Un altra pesante mazzata a scapito di imprese e cittadini”. Nessun giro di parole da parte di Confesercenti Modena nel definire l’ormai prossima entrata in vigore della Tares sul territorio comunale. “La pressione fiscale sta raggiungendo livelli insopportabili per tutti, vanificando la capacità di consumo della maggior parte delle persone sempre più trascinate verso il disagio sociale e le imprese verso la chiusura”.

E' dura la posizione di Confesercenti, dal momento in cui si continua a fare cassa spremendo i contribuenti senza alcun tangibile miglioramento dei servizi erogati. “Per queste ragioni e non solo – continua l’Associazione imprenditoriale modenese - la nostra valutazione sulla Tares è profondamente negativa: manca di un regolamento attuativo; sta creando problemi a tutte le amministrazioni comunali; non si muove nella direzione di fare pagare di più a chi produce più rifiuti; accorpa la Tia e la Tarsu, introducendo un nuovo balzello statale di 0,3 euro al metro quadro che comporterà un aggravio ulteriore di costi per case private, negozi e capannoni. La possibilità inoltre per i Comuni di aumentare di ulteriori 10 centesimi al mq la parte relativa ai cosiddetti servizi indivisibili comunali per ripianare eventuali buchi di bilancio nulla aggiunge ad una valutazione di ferma opposizione che parte dall'assunto che gran parte degli introiti legati a detti servizi anziché restare in loco vadano a Roma per ripianare il bilancio pubblico”.

“Non verrà certamente meno il nostro impegno – continua Confesercenti - in questa fase, per intervenire affinché l’impatto su imprese e cittadini di questa nuova gabella a tutti gli effetti, sia il meno pesante possibile. E la commisurazione della superficie realmente calpestabile dovrebbe essere a tal senso un imprescindibile punto di partenza. Per questo a momento debito, dal confronto sulla Tares non dovranno essere escluse le associazioni imprenditoriali. Ma il punto seguitiamo a constatare continua ad essere un altro: e cioè che occorra spostare il tiro sulle responsabilità politiche, che non si annidano solamente negli enti locali il cui ruolo non andrebbe mortificato oltre misura. Che la crisi ponga sotto gli occhi di tutti la necessità di un riforma complessiva delle Istituzioni per renderle moderne, efficienti meno costose e più vicine ai cittadini è palese, come per altro è evidente però che per compiere questo passo è indispensabile partire dallo Stato centrale. In considerazione soprattutto del fatto che la strada fino ad oggi seguita è stata il frutto di improvvisazione, oltre che di carenza di una visione autenticamente riformatrice”.

“C’era e rimane intatta – tiene a precisare Fulgenzio Brevini responsabile sindacale di Confesercenti per la città di Modena - l’urgente necessità di tagli selettivi della spesa pubblica a cominciare dagli sprechi della macchina statale, dalla rivisitazione delle piante organiche e degli stipendi dei burocrati, dall’eliminazione di quella ridondanza di personale che spesso genera in modo esponenziale costi aggiuntivi e di una seria legge anticorruzione in grado di generare risparmi di parecchie decine di miliardi sul bilancio dello Stato. Tutti provvedimenti indispensabili e attesi ma che sui quali il governo Monti non è stato in grado di esprimere alcun risultato seriamente apprezzabile”, conclude Confesercenti Modena.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Rifiuti, Tares: una gabella da 30 centesimi in più al metro quadro

ModenaToday è in caricamento