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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Strada Sant'Anna / Strada Sant'Anna

Carcere, detenuto tenta il suicidio e viene salvato da un agente

La notizia viene riferita dal sindacato della Polizia Penitenziaria, che anche denuncia frequenti episodi di violenza e le difficoltà di garantire un controllo capillare dei detenuti stessi, nonostante lo svuotacarceri

Martedì scorso si sono verificati due episodi di tentato suicidio in carcere. Uno ha riguardato un detenuto di origine italiana, ristretto nel carcere di Ferrara, mentre l'altro si è verificato proprio nel carcere di Sant'Anna a Modena. In questo caso si tratta di una persona di origine straniere. In entrambi i casi è stato provvidenziale l'intervento degli agenti di Polizia Penitenziaria, che sono riusciti a impedire che i due carcerati portassero a compimenti il gesto estremo. A riferirlo sono Donato Capece, segretario generale del SAPPE e Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto.

"Tutto questo - spiegano i due sindacalisti - conferma quanto sia indispensabile il controllo del personale di polizia penitenziaria nei confronti dei detenuti, sia per evitare tragedie come il suicidio, sia per garantire la sicurezza all'interno delle strutture penitenziarie. Proprio ieri una delegazione del SAPPE ha visitato il carcere di Ferrara, dove ha potuto constatare una situazione comunque gestibile, dovuta anche al calo dei detenuti". Anche a Modena si è tenuta nei giorni scorsi un'ispezione dei parlamentari del Partito Democratico, che ha testimoniato un clima tornato finalmente ad essere "vivibile" all'interno dei padiglioni di strada Sant'Anna.

"I detenuti stanno calando a livello nazionale grazie ai provvedimenti legislativi di questi ultimi anni, come la detenzione domiciliare e l'applicazione del braccialetto elettronico e diminuiranno ancora a seguito della reintroduzione della distinzione tra droghe pesanti e droghe leggere. Tutto questo, però - sottolineano ancora i sindacalisti del SAPPE - non elimina il problema dei tanti eventi critici che quotidianamente si verificano nelle carceri italiane e che solo grazie alla presenza della polizia penitenziaria, spesso, non arrivano a conseguenze drammatiche. Anche in Emilia Rimagna la situazione e' decisamente migliorata. Infatti, la popolazione detenuta e' diminuita di circa 1000 unità, passando dai circa 4400 detenuti di qualche anno addietro ai circa 3400 di questi giorni".

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