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Cronaca Medolla

Terremoto nella bassa, oltre 200 animali salvati dal Centro Fauna

Nei giorni scorsi, in un fienile diroccato ubicato in una frazione di Medolla, è stato recuperato un giovane gheppio ferito. Sotto la trave di una casa distrutta sono stati rinvenuti sei piccoli barbagianni

Sono stati oltre 200 gli animali, per lo più volatili, salvati dal centro fauna selvatica "Il Pettirosso" di Modena dall'inizio della sequenza di scosse telluriche che hanno colpito l'Emilia. A Medolla, in località Fienile di Ferro, nei giorni successivi al sisma del 20 maggio è stato recuperato in un fienile diroccato un giovane gheppio. Ieri invece sono stati trovati sotto una trave di una casa distrutta sei piccoli barbagianni, a modo loro "sfollati". "All'inizio soccorrevamo per lo più rondini e rondoni - ha spiegato Piero Milani, responsabile del centro - sono più fragili e anche solo se non mangiano per un giorno vanno in sofferenza. Adesso invece dobbiamo aiutare anche animali più resistenti, come i gheppi. Anche loro col protrarsi delle scosse, incominciano ad avere dei problemi".

GHEPPIO - A raccontare la storia del salvataggio del piccolo rapace è Marco Pisa, proprietario dello stabile e del ristorante che vi era ospitato: "Mentre cercavamo di salvare il salvabile tra le macerie, abbiamo notato questo cosino nero che sporgeva, mi sono avvicinato e l’ho raccolto e ho cercato di farlo riprendere dandogli acqua, prosciutto e pane. Poi abbiamo contattato i volontari del centro". In venti minuti gli operatori sono arrivati e sono entrati tra le macerie per cercare i “fratelli” del gheppio che però non hanno trovato. "Sono stati fantastici – commenta Pisa – e questo ritrovamento mi ha commosso, mi ha fatto ritrovare un po’ di coraggio".

BARBAGIANNI - Nella stessa giornata, i volontari del Centro hanno salvato un nido di sei piccoli barbagianni che era attaccato a una trave in un fienile prefabbricato nella campagna di Mirandola e sono continuamente impegnati nel recupero di civette a altri rapaci, appartenenti a fauna protetta, che generalmente fanno il nido in edifici rurali. Ma i volontari del Centro non si sono occupati solo di rapaci. Su segnalazione del Servizio veterinario di Mirandola, hanno infatti aiutato un allevatore a mettere in sicurezza 250 bufale rimaste all’interno di una stalla inagibile, creando un recinto all’esterno dove le hanno spostate.

INFO - Il Centro fauna opera sulla base di una convezione con la Provincia di Modena per il recupero e il salvataggio della fauna selvatica in difficoltà. Per le segnalazioni e richieste di intervento sono attivi 24 ore su 24 alcuni numeri telefonici: 339 8183676-339 3535192 oppure è possibile chiamare anche il servizio 118.

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