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Cronaca

Terremoto, Ciconte: "Rischio infiltrazioni mafiose nella ricostruzione"

Enzo Ciconte, esperto di criminalità organizzata, lancia l'allarme: "Forte presenza del clan dei casalesi nei comuni modenesi colpiti dal sisma, necessario tutelare l'edilizia dalle infiltrazioni"

Il terremoto è andato a colpire le zone della nostra provincia dove più forte è la presenza dei casalesi sul territorio: questo il preoccupante dato rilevato da Enzo Ciconte, ex deputato ed esperto in materia di mafia. Ciconte, che oggi a Bologna presenterà il suo volume sulle infiltrazioni mafiose in Emilia, osserva che “Le realtà più vulnerabili sono quelle di Reggio e Modena, dove le indagini confermano la presenza di ‘ndrangheta e casalesi nei cantieri edili. È l'edilizia, infatti, il settore più vulnerabile. In particolare poi, la presenza dei casalesi è forte a Modena città, Castelfranco Emilia, Nonantola, Bomporto, Bastiglia, Mirandola, Soliera, San Prospero”. Bisognerà dunque prestare grande attenzione alla ricostruzione, perché non sia inquinata dalle attività illecite, che, purtroppo, prosperano nella nostra regione, grazie all’attenta gestione della criminalità organizzata. Nel modenese, i clan si sono specializzati sia nello sfruttamento delle macchinette del videopoker, truccate grazie alla connivenza dei commercianti che ne traggono un utile vantaggioso, che nel consolidato traffico di stupefacenti. I guadagni ottenuti grazie alle droghe vengono poi riciclati attraverso acquisti di attività commerciali, imprese e immobili. Il cerchio si chiude sull’edilizia: la ricostruzione dopo il sisma non deve diventare occasione di infiltrazioni mafiose, per questa ragione le autorità dovranno vigilare e garantire la massima correttezza delle operazioni.

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