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Cronaca Finale Emilia

Terremoto, la bassa modenese vuole subito rimettersi in piedi

Installati 32 campi nei 17 comuni toccati dal sisma, attive 46 strutture coperte: tutto questo per fare fronte a 15mila sfollati. Egidi: "Soddisfatto il 90-95% di un bisogno in evoluzione". Ricostruzione, Errani nominato commissario straordinario

Eretti 32 campi nei 17 comuni lambiti dal sisma, 46 strutture coperte, come palestre, scuole, considerate agibili e buone per ospitare gli sfollati del sisma emiliano, 15mila le persone che hanno passato l'ultima notte fuori dalla propria abitazione. Questi i numeri della bassa modenese al "secondo tempo" di terremoto, un'emergenza da cui tutto il territorio vuole uscire in piedi, con dignità, sulle proprie gambe, dopo le 17 vittime accertate e quelle centinaia di feriti che hanno fatto ricorso alle cure del 118.

STATISTICHE - Alle diverse tendopoli allestite nel modenese e nelle provincie di Bologna e Ferrarai, si sono affiancati migliaia di posti negli alberghi, resi disponibili grazie alla convenzione della Regione Emilia-Romagna con Federalberghi. Alcune tendopoli, con bagni e cucine da campo, sono in via di allestimento e i lavori sono andati avanti anche in tarda serata. Duemila i volontari della protezione civile, mille i vigili del fuoco impegnati con trecento mezzi, 250 i carabinieri, 170 uomini della polizia di stato, 160 della croce rossa italiana. Il numero di posti raggiunto, ha spiegato il direttore regionale della Protezione Civile Demetrio Egidi, soddisfa il 90-95% di un bisogno che è in evoluzione. Già per la giornata odierna, giovedì 31 maggio, si sta ragionando su come metterne a disposizione della popolazione altri mille, in stretto contatto anche coi sindaci. Grande è stato l'impegno per mettere in sicurezza feriti, disabili e non autosufficienti, spostati dalle strutture inagibili ad altre sicure. "A 36 ore dall'evento - ha sottolineato Egidi - essere in grado di assicurare questa copertura è molto positivo".

Tendopoli Mirandola San Felice © TM News Infophoto

RICOSTRUZIONE - Certo, il nuovo terremoto a poco più di una settimana dalla prima grande scossa di domenica 20 maggio è stato un colpo molto duro, ma, nonostante le macerie e la polvere, la voglia di ripartire aumenta sempre di più, è la voglia  di ricostruire presto e bene. A Roma, il Consiglio dei Ministri ha dato al territorio le prime risposte: sospensione dei pagamenti fiscali, deroga al patto di stabilità che consentirà ai comuni di spendere. Non solo, ma anche un contributo concreto che arriverà da un aumento di due centesimi sul prezzo della benzina e la nomina del presidente della Regione Vasco Errani a commissario straordinario della ricostruzione. Una volta assunto l'incarico, Errani ha subito iniziato a dettare la linea contro soprattutto la disonestà: "La ricostruzione comincerà presto - ha dichiarato - si farà bene, in trasparenza, contrastando le infiltrazioni della criminalità organizzata e partendo dai Comuni". L'obiettivo è quello di fare le cose in maniera più "ordinaria" possibile, facendo diventare i Comuni i perni della ricostruzione.

Terremoto, il "reportage" di Pier Ferdinando Casini

ORe 17.00: Scossa di terremoto avvertita distintamente anche in città: magnitudo 4.0, epicentro a Rolo.

ORE 16.55: Conto corrente di solidarietà attivato anche dal Comune di Sassuolo.

ORE 16.30: Il Pd schiera le "due punte": raccolta di generi non deperibili alla festa di Ponte Alto e festa di Limidi di Soliera a disposizione della Protezione Civile.

ORE 15.50: Attraverso una grande asta online a livello mondiale, la Ferrari ha deciso di avviare una raccolta fondi in aiuto alle famiglie delle vittime del terremoto che ha colpito l'Emilia Romagna.

ORE 15.20: Le prossime 48/72 ore saranno decisive Terremoto: estratta viva dalle macerie, decisive le prossime 48/72 ore
per le sorti di Liviana
, la donna di 65 anni di Cavezzo tratta in salvo la sera di martedì 29 maggio: la signora era rimasta sotto le macerie della sua abitazione per dieci ore

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ORE 15.00: Spazi pubblicitari gratuiti per le imprese danneggiate dal sisma. Questa l'iniziativa messa in campo da ModenaToday e dal gruppo editoriale Citynews.

ORE 14.45: Modena, scuole chiuse anche venerdì 1 giugno.

ORE 14.17: Capannoni crollati, per ora la Procura cerca di fare distinzione tra morti accidentali e quelle in cui potrebbero profilarsi delle responsabilità.

ORE 13.30: Modena, wi-fi comunale aperto per agevolare le comunicazioni.

ORE 13.00: Parmigiano Reggiano, il consorzio diffonde un elenco aggiornato dei caseifici emiliani colpiti dal sisma. Tutti i contatti per potere procedere all'acquisto.

ORE 12.00: A Carpi e a Modena sciacalli si aggirano per la città annunciando l'arrivo di altre scosse.

ORE 11.45: Mirandola, sciacalli catturati dalla Polizia di Stato: avevano tentato di rubare una bicicletta da un cortile.

ORE 11.20: Secondo i geologi dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, la "frammentazione della struttura e l’occorrenza di 6 terremoti di magnitudo maggiore di 5 e moltissimi più piccoli" ha evitato ha evitato "la rottura simultanea dell’intera struttura, che avrebbe potuto causare un evento sismico ancora più forte".

ORE 11.00: A Sassuolo vengono alla luce i "figli del terremoto".

ORE 10.40: Il coordinamento soccorsi passa su internet grazie al portale VolontariaMo.

ORE 10.20: Capannoni crollati, le imprese si difendono: "Fatto tutto quello che dovavamo fare"

ORE 10.00: Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: "Alla bassa nessuna elemosina, solo la possibilità di rimettersi in piedi"

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