Ricostruzione: stanziati 7,5 milioni per la rimozione delle macerie
Al via una sperimentazione di riciclo per utilizzare le macerie come rilevato stradale per la Cispadana: il materiale da rimuovere nel corso 2012 è stimato intorno alle 1000 tonnellate giornaliere
Altre risorse per la ricostruzione della Bassa Modenese in seguito al sisma del maggio scorso. Dalla regione Emilia Romagna sono stati stanziati 7,5 milioni di euro per l’attività di rimozione e trattamento delle macerie del terremoto e l’avvio di una sperimentazione, su un campione significativo di macerie, per valutarne l’eventuale utilizzo come rilevato stradale nella realizzazione della autostrada regionale Cispadana. Questo quanto stabilito
dall’ultima ordinanza (la numero 34) del presidente della Regione e Commissario delegato alla ricostruzione Vasco Errani in merito alle modalità di monitoraggio, di autorizzazione della gestione nonché la copertura della spesa delle attività di rimozione delle macerie.
L’ordinanza individua precise soluzioni per garantire il monitoraggio delle procedure di raccolta, trasporto, selezione, cernita e smaltimento nonché per consentire, sulla base del monitoraggio, la valutazione del prezzo di gestione attualmente fissato in 50 euro per tonnellata. Individuata anche la modulistica sia per il monitoraggio sia per il successivo riconoscimento delle spese sostenute. Le macerie da rimuovere e trattare nel corso 2012 sono stimate attorno alle 1000 tonnellate giornaliere. Per quanto riguarda il riciclo delle macerie, l’ordinanza dispone una sperimentazione volta a valutare le modalità tecnico-economiche per ottenere materie prime seconde (MPS) da utilizzare per rilevati stradali.