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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Caduti in Guerra / Corso Canalgrande

Inchiesta capannoni, il sisma fa saltare la rete e le mail tornano al mittente

I Pm avevano fatto richieste di documenti necessari alle indagini, ma alcune di queste sono tornate al mittente perché il sisma di ieri, domenica 3 giugno, ha fatto saltare la rete telematica rendendo necessaria la consegna a mano

L'insopportabile fastidio delle mail che ritornano indietro al mittente. Questa sensazione irritante è stata provata nelle scorse ore da chi è impegnato nell'inchiesta sui morti nei crolli causati dal sisma del 29 maggio scorso. Ciò, a quanto si apprende dalla Procura di Modena, è stato dovuto dalle continue scosse di terremoto, e in particolare da quella di magnitudo 5.1 di ieri sera. Venerdì scorso, i Pm avevano fatto richieste, per via telematica, a vari uffici, di documenti necessari alle indagini, ma alcune delle richieste sono tornate al mittente perché il sisma di ieri, domenica 3 giugno, ha fatto saltare la rete telematica, in particolare nella zona di Mirandola. Così oggi le richieste sono state rifatte recapitandole a mano. "D'altra parte lavoriamo sotto i terremoti - ha spiegato il Procuratore Vito Zincani - e il normale sviluppo delle attività ha subito interruzioni imprevedibili. Speravamo di avere questa mattina i primi dati e invece dobbiamo ripartire da capo". L'inchiesta modenese si occupa di 13 dei 17 decessi del modenese, quelli in cui, in ipotesi, ci possono essere responsabilità di terzi. A margine della cerimonia per le celebrazioni del 2 giugno, Zincani aveva spiegato che aveva dato termine di ultimare le autopsie entra questa settimana. Il rischio ora è che i tempi slittino in avanti. Nel frattempo, dovrà essere stabilità una data per un incontro con i magistrati della Procura di Ferrara che indagano sulla morte di quattro operai nel sisma che il 20 maggio ha colpito il Ferrarese. Un incontro necessario per il coordinamento tra le due Procure, che sarà gestito dal Procuratore generale di Bologna Emilio Ledonne. In particolare dovrebbe esserci un'unica superperizia per le due Procure (la più qualificata possibile per accertare la verità sui cedimenti) che dovrebbe permettere di accelerare i tempi ed evitare di far eseguire due perizie distinte. Le due distinte procure lavoreranno sui fascicoli aperti per i diversi crolli registrati.

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