Incidente di Carlo Valmori, l'appello della famiglia alla ricerca di testimoni
I famigliari del 25enne, all'indomani delle esequie, chiedono aiuto per capire se la caduta del ragazzo in via Bassa sia stata autonoma o indotta da un altro veicolo
“Chi ha visto qualcosa parli, ci aiuti”. E’ stata una delle giornate più terribili della loro vita, quella di ieri, martedì 9 agosto 2022, per i genitori, Maurizio e Paola, e i fratelli, Jessica e Alex, di Luca Valmori, il giovane di Panzano di Campogalliano, nel Modenese, rimaso vittima il 4 agosto di un tragico incidente in moto a due passi da casa: non è stato facile dare l’ultimo saluto a un figlio e a un fratello di appena 25 anni (ne avrebbe compiuti 26 il 24 agosto), presso la casa funeraria “Terracielo" di Modena, al cospetto di una folla immensa, almeno 600 persone, tra parenti, amici, colleghi di lavoro, gente comune.
Al momento non ci sarebbero testimoni diretti di quella che al momento viene classificata come una fuoriuscita autonoma della Yamaha Tdm del giovane motociclista che, mentre percorreva la stretta via Bassa, è finito nel fossato laterale andando a impattare violentemente contro un ponticello di cemento di accesso a una proprietà. Non si sa esattamente neppure l'orario dell’incidente: il “Gigante buono”, come lo chiamavano tutti per la sua notevole stazza fisica unita ad una profonda bontà d’animo, è stato trovato esanime poco dopo le 9.30 da un residente, che ha subito allertato i soccorsi ed ha chiamato una vicina di casa, un medico, che ha tentato di rianimare il giovane, così come poi hanno fatto i sanitari che sono accorsi in ambulanza e hanno anche richiesto l’intervento dell’elisoccorso dall’ospedale Maggiore d Bologna.
I familiari di Valmori - seguiti dallo Studio3A-Valore - non sanno capacitarsi del fatto che il loro caro, che era un motociclista esperto e anche scrupoloso, e che quella strada la conosceva come le sue tasche, abbia perso in questo modo il controllo della sua due ruote, in pieno giorno, e chiedono con forza di sapere se il sinistro possa essere stato determinato o concausato, attraverso un’azione di turbativa, da un altro veicolo il cui conducente, se fosse andata così, si sarebbe dileguato lasciando la vittima al suo destino.
Al momento la Procura della Repubblica di Modena ha aperto un fascicolo per omicidio stradale contro ignoti. Il magistrato di turno non ha ritenuto necessario disporre l’autopsia sulla salma, essendo sufficientemente chiaro che il decesso del centauro è stato dovuto esclusivamente ai gravissimi politraumi riportati in seguito all’incidente, e ha così dato rapidamente il nulla osta per la sepoltura, ma ha convalidato il sequestro della motocicletta.
Ora però i genitori e i fratelli confidano che gli inquirenti diano impulso alle indagini non lasciando nulla di intentato, acquisendo ad esempio i filmati delle telecamere private installate in alcune delle abitazioni della zona e vagliando tutte le testimonianze, tra cui quella di un geometra impegnato in lavori in una casa del luogo che ha dichiarato di aver visto transitare un’auto nell’orario in questione. E, soprattutto, (ri)lanciano un accorato appello a chiunque avesse visto qualcosa o avesse elementi utili a riferirli alla polizia locale.