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Cronaca San Faustino / Via Elia Rainusso

"Operazione Dedalo", due arresti e 800 grammi di droga sequestrati

Avviata nei mesi scorsi dalla polizia municipale di Modena, l'indagine ha stroncato un'importante giro di hashish nell’intricato labirinto di pedonali e ciclabili utilizzati per il trasposto della droga da parte dei trafficanti

Due trafficanti di droga tunisini in manette, 800 grammi di hashish sequestrati oltre a un migliaio di euro e alcuni telefoni cellulari. Questo il bilancio dell’operazione “Dedalo” condotta dalla Polizia municipale di Modena che da mesi stava svolgendo indagini su un gruppo di spacciatori d’alto livello che agivano in città. Il cerchio si è chiuso sabato 11 gennaio, all’imbrunire, quando operatori del comando di via Galilei in borghese, agenti in moto e in auto hanno stroncato un traffico di droga che avveniva nei pressi del tratto ciclo pedonale parallelo a via Scanaroli, vicino alla ferrovia Modena - Sassuolo. A seguito del blitz degli agenti del Nucleo Problematiche del Territorio, sono finiti in carcere lo spacciatore tunisino 28enne Z. H. e il suo connazionale 40enne A. B., definito dagli investigatori della Municipale un “grossista” del modenese. Fermata anche una terza persona.

L’operazione, ribattezzata Dedalo perché svolta nell’intricato labirinto di pedonali e ciclabili utilizzati per il trasposto della droga da parte dei trafficanti, aveva preso piede all’inizio di dicembre, grazie all’arresto di alcuni spacciatori che agivano nelle vie del centro, sui viali cittadini e anche vicino al Liceo Sigonio in via Rainusso e al Palazzo Europa. Gli investigatori hanno iniziato a seguire il giovane Z.H., sospettato di spaccio, notandolo spesso mentre si tratteneva, anche con fare prepotente, con alcuni connazionali da cui raccoglieva somme di danaro. Il pedinamento di Z.H. ha condotto gli agenti su un’altra pista, quella ciclabile Scanaroli-Carbonieri, dove da tempo alcuni residenti lamentavano la presenza di un gruppo di stranieri che si radunava sulle panchine nel tardo pomeriggio. Gli operatori hanno così deciso di monitorare la zona per capire come avveniva il commercio illegale. Alcuni componenti la banda fungevano da palo, pronti a dare l’allarme con fischi se qualcosa li insospettiva. Altri erano dediti allo spaccio al minuto che avveniva utilizzando biciclette.

A.B., un veterano tra i componenti la banda, quando tutto sembrava tranquillo entrava in scena e svolgeva il suo compito: smerciare grossi quantitativi di droga. Sabato scorso all’imbrunire gli agenti appostati hanno notato Z.H. consegnare parecchie banconote a A.B. che, dopo aver contato minuziosamente il danaro, ha consegnato un pacchetto a Z.H. che si è allontanato in bicicletta. Dopo un lungo inseguimento, iniziato in via Malmusi, Z.H. è stato ammanettato nel parco Pertini. L’uomo era in possesso di mezzo chilo di hashish, che avrebbe quasi sicuramente ceduto agli spacciatori per la vendita al dettaglio. Pochi minuti dopo gli agenti, supportati da pattuglie del gruppo motorizzato, sono riusciti a catturare anche il grossista. A.B., che non ha opposto resistenza, è stato trovato in possesso di altri tre panetti di hashish e il danaro ricevuto dal primo arrestato. Entrambi gli uomini, pluripregiudicati per reati inerenti gli stupefacenti e violenza a pubblico ufficiale, sono stati accompagnati nel carcere di San Anna.

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