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Cronaca Via Divisione Acqui / Via Divisione Acqui

A scuola di social network, in cattedra la Polizia di Stato

Tappa modenese per la campagna itinerante di educazione alla legalità “Una Vita da Social”. La Polizia di Stato in prima linea contro le insidie della Rete. Coinvolti 200 ragazzi

Tappa modenese per la campagna itinerante “Una vita da social”, realizzata dalla Polizia di Stato e dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca nell’ambito del progetto “Generazioni Connesse” del Safer Internet Center Italia, sulla sensibilizzazione e prevenzione dei rischi e pericoli della Rete. La campagna educativa itinerante, partita da Ponticelli (Na) lo scorso 28 settembre, interesserà altre 56 città.

L’evento si è svolto a Modena nel corso di questa mattinata presso il Centro Commerciale “I Portali” ed ha coinvolto circa 200 studenti provenienti dagli istituti scolastici del capoluogo e della provincia. Con l’ausilio di un truck multimediale, allestito con un’aula didattica multimediale, personale della Polizia Postale e delle Comunicazioni ha trattato svariate tematiche legate alla sicurezza on-line utilizzando un linguaggio semplice, ma esplicito, comprensibile a tutte le fasce di età.

Cristina Fagone, Vicequestore aggiunto della Polizia di Stato, ha così spiegato l'iniziativa: "Iniziative come questa sono fondamantali: i giovani sono immersi nella Rete e sono bravissimi a navigare, ma a questa età non sono ancora consapevoli delle conseguenze reali. Se ne dovrebbe parlare più spesso - ha aggiunto - perchè non si ha la percezione dei reati che si possono commettere, anche da giovanisssimi, come la diffamazione o la sostotuzione di persona entrando nei profili dgli altri, per arrivare fino allo scambio di immagini intime tra minori".

"I ragazzi sono attentissimi - commentanto la Fagone - ma su questi temi bisogna lavorare a tutto tondo, anche con il coinvolgimento diretto della scuola. Le famiglie, molto spesso hanno difficoltà a comprendere queste dinamiche. Insieme agli agenti di Polizia, hanno partecipato in qualità di testimonial i calciatori del Modena Calcio F.C., Pablo Mariano Granoche e Wilfred Osuji Chinoye.

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