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Cronaca Marzaglia / Stradello Cave Cimitero

Marzaglia, anziani truffati da un finto tecnico comunale: bottino di 500mila euro

Un uomo è presentato a casa dei coniugi Cavedoni spacciandosi come dipendente di una ditta attiva nel fotovoltaico al servizio del Comune di Rubiera. Dopo avere mostrato uno strumento per registrare i campi elettromagnetici, ha chiesto agli anziani di estrarre tutti i beni dalla cassaforte per evitare la loro liquefazione durante la misura

"Signora, non ha visto l'avviso? Oggi dobbiamo fare delle prove per l'installazione di pannelli fotovoltaici: dato che verranno emesse delle radiazioni elettromagnetiche per verificare l'idoneità della vostra abitazione, dovete staccare dalla corrente tutti i vostri elettrodomestici e, soprattutto, isolare dentro una sportina di plastica tutti i vostri gioielli dato che, se esposti, corrono il rischio di liquefarsi!". Questo il sistema utilizzato ieri mattina da un abile truffatore a Marzaglia, in stradello Cave Cimitero, per "farsi consegnare" da una coppia di anziani tutti i preziosi accumulati in una vita di lavoro: orologi da collezione, preziosi, diamanti brillanti, cimeli di famiglia per un ammontare di circa 500mila euro sono caduti nelle mani di un malitenzionato che, dopo avere irretito la padrona di casa, si è dato alla fuga in auto probabilmente grazie a uno o più complici che lo attendevano in strada.

L'episodio ha avuto luogo ieri mattina alla periferia della città, praticamente a poca distanza del Secchia, sul confine con Rubiera. Proprio spacciandosi come tecnico di una ditta al servizio del vicino comune reggiano, un malvivente si è presentato al cancello di casa di Ferdinando e Gigliola Cavedoni, rispettivamente 82 e 77 anni di età. "Ma Marzaglia non fa parte del Comune di Modena", ha rimarcato l'anziana che era impegnata in cortile a stendere i panni. "Ma i due Comuni si sono associati", ha replicato prontamente il truffatore con tanto di giubbetto arancione catarinfrangente che, con un'abile parlantina, ha spiegato il motivo della visita, visita già fatta poco prima ad altri quattro-cinque caseggiati posti lungo la strada che, però, non hanno ricevuto il riscontro sperato. Una volta entrato in casa, il malitenzionato, descritto come un uomo sui 35-40 anni, un metro e 70, carnagione chiara e capelli corti, ha mostrato uno strumento per registrare i campi elettromagnetici all'interno dell'abitazione e ha chiesto agli anziani di estrarre tutti i beni dalla cassaforte per evitare la loro liquefazione durante la misurazione. Successivamente, ha istruito l'anziana sul da farsi: prima staccare tutti gli elettrodomestici dalla presa della corrente, poi accumulare in un solo luogo all'interno di una borsa di plastica tutti i preziosi. Una volta terminata l'operazione, l'uomo ha approfittato della distrazione dei padroni di casa per afferrare la borsa contenente i gioielli e darsi alla fuga. Una volta realizzato quanto accaduto, gli anziani non hanno potuto fare altro che allertare la Polizia di Stato: la Squadra Mobile si è subito mossa interrogando i vicini e gli abitanti della frazione di Marzaglia per cercare di identificare il responsabile di tale truffa, mentre gli agenti della Scientifica si sono messi alla caccia di impronte digitali all'interno della casa degli anziani nella speranza di trovare qualche traccia lasciata dal malvivente.

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