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Cronaca

Truffa al gioco "10 e lotto", sequestro da 210mila euro

Il provvedimento ha colpito un 40enne residente a Montecchio, nel Reggiano, ritenuto la mente dell'organizzazione criminale smantellata lo scorso febbraio dagli uomini della guardia di finanza di Modena

Presentandosi in tabaccheria come finti tecnici Lottomatica, manomettevano i macchinari del gioco "10 e lotto" e, utilizzando le credenziali di accesso del titolare dell'esercizio, eseguivano giocate dai 50 ai 150 euro di media (arrivando anche a 150mila euro di scommesse su un singolo negozio) che venivano restituite per il 50% sotto forma di vincita. Tutto questo, ovviamente, alle spalle dei tabaccai che, all'oscuro di tutto, si ritrovavano a fine giornata debiti inspiegabili per decine di migliaia di euro. Questo raggiro, ordita da una banda di truffatori originari del sud ma residenti nelle province di Modena e Reggio, è stato scoperto a febbraio dalle fiamme gialle: le indagini non si sono fermate e hanno portato a un sequestro di beni complessivamente per 210mila euro. Colpito dal provvedimento un calabrese 40enne residente a Montecchio, nel Reggiano, ritenuto la mente dell'organizzazione criminale.

L'uomo, pur dichiarando redditi per poche migliaia di euro, oltre ad avere numerosi precedenti penali per truffe, possedeva auto di lusso e immobili. L' esecuzione del provvedimento (la misura patrimoniale di prevenzione prevista dal Nuovo codice antimafia, una delle prime applicazioni a Modena) ha portato al sequestro di un immobile, due box auto e due auto, una Porsche 996 e una VW Golf. Il precedente sequestro aveva riguardato un'Audi A5, un'abitazione di lusso a Orosei (Nuoro) e un conto corrente bancario per un totale di circa 130.000 euro, somma equivalente al profitto derivante dalle truffe. L'organizzazione aveva 'colpito' in ricevitorie di Monteviale (Vicenza), Riccione (Rimini) e San Polo d'Enza (Reggio Emilia).

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