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Cronaca

Attenzione alla truffa via mail che vi accusa di pedofilia

L'ennesimo tentativo di phishing volto ad estorcere denaro e informazioni riservate ha la firma (falsa) del Capo della Polizia e potrebbe trarre in inganno le persone più impressionabili

Questa mattina, in redazione è arrivata una mail dall'"Arma dei Carabinieri" con oggetto "Accusa contro di voi del 22.02.2023". Nessun testo, solo un allegato, con tanto di timbro di Ministero dell'Interno e Polizia (il truffatore dev'essere un po' confuso). Firmato da nientepopodimeno che Dott. Lamberto Giannini (effettivamente Capo della Polizia di Stato) e recante la scritta - in rosso - "DOCUMENTO LEGALIZZATO": niente di più falso.

Non c'è niente di legale nelle due pagine di documento che contengono accuse per i reati più aberranti (pornografia infantile, pedofilia, esibizionismo, pornografia cibernetica, e chi più ne ha più ne metta) e intimano di scrivere giustificazioni via e-mail "entro un termine rigoroso di 72 ore". Un ultimatum allo scadere del quale "il rapporto sarà inviato al Procuratore della Repubblica di Roma" che procederà ad un "immediato arresto" non meglio specificato. Alla minaccia dell'arresto si aggiunge poi quella della gogna mediatica: l'iscrizione "nel registro nazionale dei sex offenders" e la conseguente "trasmissione del fascicolo ai media". Pura fantasia.

Come riportano i colleghi di RomaToday, ArezzoNotizie, GenovaToday, TrentoToday, ParmaToday e TerniToday la truffa è diffusa in tutta Italia, e le vittime - potenziali o effettive - potrebbero essere migliaia. Se avete ricevuto, o riceverete, una mail analoga non la aprite e soprattutto non rispondete: a chi ha risposto, sono arrivate corpose richieste di denaro. Polizia e Carabinieri non contattano direttamente i cittadini, attraverso email o messaggi, per richiedere loro pagamenti in denaro o comunicazioni di dati personali, dietro minaccia di procedimenti o sanzioni penali.

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