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Cronaca Carpi

“Il Carpi vuole comprare tuo figlio”, truffato il padre di un giovane portiere

Un finto procuratore millantava conoscenze nelle squadre della Liga e della Serie A , pur di spillare soldi ai malcapitati. Beffata la famiglia di un giovane talento sanmarinese, cui il truffatore ha carpito 3.550 euro prima di sparire

Un salasso da 3.500 euro per il padre di un giovane portiere sammarinese, finito nella rete di un falso procuratore che, dopo avergli spillato i soldi con la promessa di una mirabolante carriera, è letteralmente sparito dalla circolazione. La vicenda parte alla fine della scorsa estate quando l'uomo, il cui figlio 20enne gioca come portiere nella Serie D e ha fatto alcune apparizioni nella Nazionale della Repubblica di San Marino, viene contattato da un sedicente procuratore. Dopo uno scambio di mail e alcune telefonate, il truffatore arriva con quella che, per il giovane sportivo, sembra l'opportunità di una vita. 

Ad essere interessata al 20enne è una squadra spagnola, il Club Lleida Esportiu che milita nella Segunda División B, e che, grazie alle conoscenze e ai buoni uffici del sedicente procuratore, è pronta a inserire il ragazzo nella sua rosa dei giocatori. Ancora un febbrile scambio di mail e telefonate fino a quando, al padre, arriva una prima richeista di denaro. Servono 3500 euro per mandare avanti le pratiche e riconoscere la percentuale al finto procuratore. Dopo aver versato i soldi, arriva il via libera per organizzare il viaggio alla volta della Catalogna per andare a firmare il contratto e, contestualmente, una seconda richiesta di denaro, altri 4mila euro, che però non vengono versati dal padre del 20enne il quale, nel frattempo, ha già comprato i biglietti aerei per la Spagna.

E' a questo punto che il truffatore telefona per l'ennesima volta: il viaggio è annullato perchè c'è un'altra squadra, questa volta il Carpi neopromosso in Serie A, ad essere interessato al giovane portiere. Il padre, però, inizia a sentire odore di bruciato, nonostante le cronache sportive raccontino come proprio in quel periodo il portiere della squadra emiliana si fosse infortunato e si cercasse un sostituto. 

Ed è così che, il genitore, decide di prendere il telefono e contattare direttamente il Carpi per verificare il reale interessamento della squadra al proprio figlio. Dall'altra parte della cornetta, tuttavia, i dirigenti della squadra biancorossa cadono letteralmente dalle nuvole: spiegano di non sapere nulla di trattative in corso e di non conoscere nemmeno di nome sia il sedicente procuratore, che il giocatore.

Al padre del giovane calciatore, quindi, non è restato altro da fare che rivolgersi alla Polizia di Stato per sporgere una denuncia per truffa. Al momento gli inquirenti della polizia Postale sono al lavoro per cercare di risalire, tramite il numero di cellulare e l'indirizzo mail, alla reale identità del truffatore. Ma sembrerebbe che rintracciarlo non sia affatto facile.

(da RiminiToday.it)

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