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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca San Felice sul Panaro

San Felice: "Ehi, mi hai rotto lo specchietto!", denunciato truffatore

Denunciato a piede libero un uomo professionista della classica "truffa dello specchietto": dopo avere lanciato un oggetto contro la carrozzeria di un veicolo di passaggio, gli ha fatto cenno di fermarsi per farsi consegnare 100 euro per le "riparazioni"

I Carabinieri della Stazione di San felice sul Panaro hanno deferito in stato di libertà un siciliano per avere messo in atto la classica truffa dello specchietto. L’episodio è accaduto a San Felice il 5 maggio scorso: un uomo alla guida del suo furgone ha sorpassato una lancia Y ferma sul ciglio della strada, sentendo un rumore simile a quello provocato da un impatto tra le carrozzerie.

IL RAGGIRO - Immediatamente, il proprietario della Lancia Y ha attirato l’attenzione dell’autista del furgone facendolo fermare. Subito gli ha mostrato lo specchietto del lato autista rotto asserendo che il danno fosse stato provocato dalla manovra di sorpasso. Per evitare al sanfeliciano rincari della polizza auto, lo ha convinto a versargli una somma sufficiente per le riparazioni del caso, 100 euro. Dopo avergli consegnato la somma di denaro, la vittima ha controllato il proprio veicolo notando come non avesse subito nessun danno e in via precauzionale era riuscito a prendere il numero di targa dell’auto danneggiata, recandosi poi, dubbioso, presso la Stazione Carabinieri di San Felice.

INDAGINI - Dagli accertamenti condotti dai militari dell'Arma. è emerso come l'uomo fosse stato vittima di un raggiro, la cosiddetta truffa dello specchietto, commesso peraltro da uno specialista, dato che il malfattore è risultato avere avere diversi precedenti per questo reato specifico. Con rapidità di riflessi, il truffatore aveva lanciato un oggetto, una pietra o un bastone di legno contro la carrozzeria del veicolo, facendogli poi segno di fermarsi per attuare il raggiro.

PRECEDENTI - Questo tipo di truffa è purtroppo sempre diffusa sul nostro territorio: già a Maranello, il 30 marzo scorso un uomo e una donna anche loro di origine siciliana, simularono una situazione simile a bordo una Fiato Punto, non riuscita perché la vittima designata aveva chiesto con insistenza l’intervento dei vigili urbani costringendo i malfattori a desistere dall’intento e ad allontanarsi. Come ricordato dai Carabinieri in una nota stampa, è possibile difendersi da tali truffe proponendo sempre la compilazione del modulo per la “constatazione amichevole” o chiedendo l’intervento delle forze dell’ordine.

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