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Cronaca

"Signora, qui c'è una perdita di gas", nei guai tre truffatori del "salvavita"

Denunciati dalla Polizia di Stato tre uomini dediti alla commercializzazione di salvavita: rilevando perdite di gas inesistenti, raggiravano gli anziani facendosi pagare l'installazione in casa di apparecchi elettronici

Si qualificavano come dipendenti di una società rivenditrice di dispositivi salvavita e, esibendo volantini reclamizzanti apparecchiature elettroniche per la prevenzione di fughe di gas, con l'inganno sono riusciti ad entrare in numerose abitazioni e ad installare gli apparecchi rilevando perdite assolutamente inesistenti. Tutto ciò per truffare anziani. Per questa ragione la Squadra Volante della Questura di Modena ha denunciato a piede libero due marocchini e un pugliese ritenuti responsabili del reato di truffa aggravata.

RAGGIRO - A seguito della messa in scena sulle perdite di gas fittizie, si procedeva quindi con la sottoscrizione di un contratto di acquisto per un corrispettivo di 249 euro, prezzo dichiarato, guarda a caso, solo successivamente alla stipula del contratto. Contravvenendo alla normativa vigente in materia, i tre malviventi affermavano che non era più possibile rescindere una volta sottoscritto e installato l’apparecchio, dichiarando alle vittime l’obbligatorietà per legge (diversamente da quanto previsto nella dichiarazione di liberatoria allegata) dell’installazione di apparecchi di rilevazione delle fughe di gas nelle abitazioni.

CATTURA - A seguito di diverse segnalazioni giunte al 113 da parte di alcune persone che, accortesi solo successivamente dell’imbroglio cui erano cadute, hanno denunciato la truffa: il personale della Squadra Volante ha rintracciato i tre truffatori, due dei quali con precedenti. La perquisizione sui tre ha dato esito positivo in quanto sono stati recuperati all’interno delle borse in loro possesso apparecchi elettronici “salvavita”, proposte di acquisto non obbligatorie, libretti per evitare truffe, volantini pubblicitari, dichiarazioni di conformità, nonché varie copie di commissione di acquisto nominative inerenti la consegna, priva di fattura, degli strumenti “salvavita” (il cui reale valore commerciale si aggira intorno a 25 Euro) a fronte di una spesa pari a 249 euro.

LICENZE - Successivi accertamenti hanno rilevato come i tre truffatori risultassero realmente alle dipendenze di una società milanese intestataria di regolare licenza per l’attività di commercio al dettaglio presso il domicilio dei consumatori di dispositivi atti a prevenire incidenti causati da fughe di gas, vendibili solo ed esclusivamente a seguito di espressa richiesta del consumatore stesso. Episodi dalla dinamica molto simile erano già stati denunciati la scorsa estate in via Viterbo e in via Paolo Ferrari.

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