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Cronaca Strada Sant'Anna / Strada Sant'Anna

Strage nel carcere di Modena, fissata l'udienza per decidere dell'archiviazione

La richiesta di archiviazione era stata avanzata dalla Procura nel marzo scorso, a poche ore dall'anniversario della strage, e ad essa erano seguite polemiche e opposizioni. Fissata l'udienza per la prossima settimana

E' stata fissata nella giornata di lunedì 7 giugno, di fronte al Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Modena Andrea Romito, l'udienza per decidere dell'archiviazione del fascicolo riguardante la morte di otto detenuti nel corso della rivolta scoppiata nel carcere di Modena l'8 marzo 2020, passata alle cronache come "Strage del Sant'Anna". In questa sede, il Gip dovrà stabilire se accogliere l'archiviazione o disporre nuove indagini.

Il fatto

La mattina dell'8 marzo 2020, scoppia una rivolta al Carcere Sant'Anna, alla quale seguono, a cascata, altre sommosse in varie carceri italiane. I disordini portano all'incendio di gran parte dell'edificio, e - per quanto in questa sede rileva - all'assalto alla farmacia dell'istituto penitenziario. Le conseguenze della rivolta sono tragiche: cinque detenuti perdono la vita tra le mura del carcere, mentre altri quattro muoiono in seguito al trasferimento.

Le indagini

Viene avviata un'inchiesta per fare luce su otto dei nove decessi (l'indagine riguarda tutte le morti, meno quella di Salvatore Sasà Piscitelli, che continua a rimanere aperta): qualcuno ritiene che siano imputabili ad overdose di farmaci rubati in seguito all'assalto alla farmacia, altri pensano che siano connessi delle violenze perpetrate ai danni dei detenuti da alcuni agenti della Polizia Penitenziaria, e infine c'è chi sostiene che siano la conseguenza di una mancata assistenza degli stessi, visibilmente compromessi dall'incontrollata assunzione di metadone. A riguardo, viene emanato anche un esposto, firmato da cinque detenuti.

La richiesta di archiviazione della Procura

A poche ore dall'anniversario della rivolta, nel marzo 2021, la Procura di Modena avanza la richiesta di archiviazione del fascicolo. Riassumendo, le motivazioni apposte dal procuratore facente funzioni Giuseppe Di Giorgio e le due Pm Lucia De Santis e Francesca Graziano trovano il loro fondamento nelle risultanze degli esami autoptici svolti sulle vittime. Secondo loro infatti, i decessi sarebbero da imputare a complicanze respiratorie causate dall'assunzione massiccia di metadone, motivo per il quale sarebbe da escludere per tutti l'incidenza concausale di altri fattori di carattere violento. Le operazioni di soccorso inoltre - all'inadeguatezza delle quali fa riferimento l'accusa - sarebbero state, secondo la Procura, svolte attenendosi al protocollo e nel pieno rispetto delle condizioni di salute di chi aveva assunto le sostanze stupefacenti regolarmente conservate nella farmacia del penitenziario.

Le opposizioni

Alla richiesta di archiviazione si oppongono l'avvocato Luca Sebastiani, che assiste i familiari di Chouchane Hafedh - una delle vittime -, l'associazione Antigone e il Garante nazionale, che chiedono di valutare eventuali omissioni e ritardi nei soccorsi. Come accaduto di fronte al Sant'Anna a seguito della comunicazione della richiesta di archiviazione, il giorno dell'udienza è previsto davanti al Tribunale di Modena un presidio di associazioni, tra cui il comitato 'Verità e giustizia per la strage del Sant'Anna'.

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