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Cronaca Via Luigi Albinelli

Un mercato più snello e vivibile, l'Albinelli cerca la svolta "europea"

Al vaglio un nuovo regolamento proposto dal Consorzio gestore, che punta su degustazioni e ambienti più "trendy", modenllato sulle esperienze di Parigi e Barcellona

Assegnazione degli spazi non più tramite bando, ma con una scelta diretta. Nessun 'buco' tra le bancarelle, all'insegna di un colpo d'occhio migliore. Manutenzioni più semplici e veloci, senza attendere il parere degli uffici. Ma soprattutto, sorgeranno angoli di degustazione "accoglienti" e "trendy" dove, sul modello di Barcellona e Parigi, "sbocconcellare delle 'tapas' e bere qualcosa, anche un semplice caffè". 

Arriva una "gestione più snella" per il mercato di Modena. Il Consorzio dello storico mercato di via Albinelli, che riunisce la maggioranza degli operatori, ha presentato in questi giorni al Comune una bozza del nuovo regolamento denso di innovazioni. È inclusa dunque anche la possibilità di somministrare bevande e alimenti. In questa direzione si era fatto qualche passo già la scorsa estate, quando all'esterno del mercato erano stati collocati, in collaborazione con il Comune, alcuni tavolini dove potere mangiare prodotti acquistati ai banchi. In generale, puntualizza il Consorzio in una nota, le regole di conduzione degli spazi ora saranno "estremamente precise e vincolanti per tutti".

C'è la possibilità di assegnare gli spazi non più attraverso un bando, ma "scegliendo di volta in volta chi fare entrare, a seconda delle proposte commerciali dei richiedenti". Questo con l'obiettivo di occupare "il più velocemente possibile gli spazi che si liberano e individuare le idee più interessanti, per mantenere la qualità dell'intero mercato molto elevata", evidenzia il Consorzio. In ballo anche progetti di promozione del mercato e della sua storia. Claudio Zoboli, direttore del Consorzio, punta in alto dopo alcune missioni all'estero portate avanti per 'copiare' le buone pratiche europee: "Le tappe più interessanti sono state, senza dubbio alcuno, Parigi e Barcellona. Dal punto di vista della bellezza architettonica e della qualità dei prodotti offerti, il nostro mercato cittadino - assicura Zoboli - si colloca alla pari di queste bellissime realtà".  (DIRE)

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