Gli sprechi di Unicredit: divani di pelle e arredamenti di lusso nel cassonetto

Divani in pelle, poltrone, scrivanie, sedie, cassettiere, parti di granito, controsoffitti e molto altro ancora. Non è una pubblicità di un negozio di arredo casa, bensì un elenco di quanto è stato gettato via nelle ultime due settimane dagli operai che si stanno occupando dei lavori di ristrutturazione dell'Unicredit di piazza Grande. In via Francesco Selmi lo spettacolo che più ha destato sconcerto fra passanti e residenti, soprattutto in questo momento di crisi dove gli sprechi si fanno notare di più: la finestra del primo piano che dà sul cassone di apre e da qui, a volo d'angelo, si schiantano dentro al cassone divani da ufficio, tavolini e molti altri articoli familiari a clienti e dipendenti dell'istituto di credito. Non si parla di mobilia di bassa qualità, anzi, ma di oggetti che potrebbero meritare forse un destino diverso dalla discarica. Poco prima o poco dopo l'ora di pranzo, una camionetta risale via Selmi per caricare il cassone pieno di ingombranti e portarlo via. Sotto gli occhi allibiti di chi, magari, avrebbe potuto riutilizzare quegli oggetti probabilmente destinati all'inceneritore.