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Cronaca

UniMoRe, dott.ssa Sara de Biasi premiata per la ricerca rivoluzionaria contro le malattie

E' della giovane ricercatrice dott.ssa Sara de Biasi una scoperta fondamentale nel comportamento dei linfociti e per combattere le malattie. Ha dimostrato che farmaci anti-infiammatori possono essere molto più efficaci di quanto pensiamo

Altro successo nella ricerca UniMoRe, questa volta a portare la scienza un altro passo in avanti è stata la dott. ssa Sara De Biasi, premiata a Glasgow (RU) durante il congresso mondiale di citometria. Ad essere premiato è stato il suo studio sulle modificazioni di una famiglia di linfociti, le cellule T natural killer invarianti condotto sotto la guida del prof. Andrea Cossarizza e col coinvolgimento del Centro per la Sclerosi multipla, ha ottenuto il riconoscimento della giuria come miglior presentazione poster.  

LA SPERIMENTAZIONE. La dott.ssa Sara De Biasi nell’occasione ha presentato uno studio sulle modificazioni di una famiglia di linfociti recentemente identificata, le cellule T natural killer invarianti, nelle diverse fasi della sclerosi multipla. Lo studio ha riguardato un gruppo di 165 pazienti afferenti al Centro per la Sclerosi Multipla, diretto dalla dott.ssa Patrizia Sola della Clinica Neurologica del Nuovo Ospedale Civile S. Agostino Estense (NOCSAE) di Baggiovara (Modena), nell'ambito di un progetto di ricerca finanziato dalla Fondazione Italiana Sclerosi Multipla. 

DE POL: "E' IMPORTANTE VEDERE PREMIATI GIOVANI RICERCATORI CAPACI". “E’ sicuramente motivo di orgoglio, in qualità di Direttore di Dipartimento, - afferma il prof. Anto De Pol -  annoverare tra la folta schiera di ricercatori, futuro della nostra Università,  giovani così capaci da essere premiati con riconoscimenti Internazionali in importanti settori della medicina come quello della citometria a flusso e dell’immunologia”."E' per me un motivo di grande soddisfazione - dice il prof. Andrea Cossarizza, che era presente al congresso - vedere che gli sforzi dei propri collaboratori sono premiati con importanti riconoscimenti internazionali".

A COSA PORTERA' LA RICERCA DELLA DOTT.SSA DE BIASI.Utilizzando una nuova e sofisticata strumentazione scientifica, unica in Italia, che permette l'analisi di oltre 35.000 cellule al secondo, i ricercatori modenesi hanno dimostrato che questi linfociti, molto rari nel sangue periferico ma capaci di produrre rapidamente diversi tipi di molecole bioattive solubili, in alcune fasi della malattia sono polarizzati in senso francamente infiammatorio. Questa osservazione apre nuove prospettive, dal momento che sono oggi disponibili diversi nuovi farmaci biologici che hanno come bersaglio proprio l'infiammazione.

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