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Confindustria, l'assemblea saluta il nuovo presidente Valter Caiumi

Il carpigiano prende il posto di Pietro Ferrari e si presenta all'Assemblea degli industriali. Nei suoi programmi una progettualità a lungo termine che valorizzi gli associati. E sulle polemiche giudiziarie: "Io e mia azienda siamo parte lesa"

Con il 95% delle preferenze l'Assemblea di Confindustria Modena ha proclamato oggi il suo nuovo presidente, il carpigiano Valter Caiumi. A dare l'annuncio è stato lo stesso presidente uscente, Pietro Ferrari, che conclude oggi il suo mandato di sei anni alla guida degli industriali modenesi. Caiumi raggiunge la leadership dopo il ballottaggio con Claudio Reggiani, vinto in sede di Giunta. La sua proclamazione è avvenuta oggi pomeriggio intorno alle 18, in concomitanza con l'annuale Assemlea Generale di Confindustria, che come da tradizione ha riunito al forum Monzani imprenditori e autorità locali.

Illustrando alla stampa i suoi propositi, Caiumi ha parlato della necessità di accostare alla fase emergenziale vissuta finora una fase di forte progettualità: “Sarà un cambiamento a modo mio, per coinvolgere più profondamente gli associati. Oggi, se vogliamo raggiungere risultati interessanti abbiamo necessità di coinvolgere meglio i nostri associati e mettere in campo competenze verticali e orizzontali-  spiega Caiumi - inviando i nostri professionisti che ne sono capaci a dialogare con gli associati per aiutarli a comprendere ed agevolare le loro performance”

Nel progetto di Caiumi vi sono dunque “tavoli di lavoro che con una certa autonomia agiscano su vari fronti per progettare il cambiamento", fatto che "ci permetterà nel giro di quattro anni di raggiungere obiettivi possibili". 

Altro snodo cruciale della sua presidenza sarà la fusione – per ora soltanto ipotetica – delle Confindustria di Reggio Emilia, Modena e Bologna, rispetto alla quale Caiumi ha dimostrato grande apertura. “Il progetto non sarà un assemblamento delle tre realtà, ma un mettere a disposizione le competenze di ogni territorio per lavorare su un territorio più ampio, creando una grande opportunità”. Non si tratterà dunque di "unire in una nuova sede le tre sedi, ma di studiare un nuovo modello organizzativo e sarà questo il passaggio su cui lavoreremo", ha sottolineato Caiumi.

IL PRESIDENTE – Valter Caiumi, nato a Carpi nel 1963, è sposato e padre di tre figli. È amministratore delegato del Gruppo EMMEGI, azienda di famiglia avviata nel 1972, leader nella produzione di tecnologie per la lavorazione dell’alluminio, pvc e leghe leggere. Un gruppo che impiega circa 500 dipendenti nel mondo, ha un fatturato consolidato che si attesta intorno agli 80 milioni di euro, di cui l’80 per cento realizzato all’estero. Caiumi è membro del consiglio direttivo dell’Unicmi (Unione nazionale delle industrie delle costruzioni metalliche, dell’involucro e dei serramenti). Ha ricoperto diversi incarichi in Confindustria Modena in qualità di membro della Commissione estero e in seguito come rappresentante e coordinatore del Distretto di Carpi. Negli ultimi due anni è stato vicepresidente.

POLEMICHE GIUDIZIARIE – Ha sollevato qualche perplessità il fatto che Caiumi sia stato eletto presidente degli industriali quando sulle sue spalle pende un rinvio a giudizio in un processo di spionaggio industriale. I giudici dovranno infatti accertare se il Gruppo EMMEGI si sia o meno impadronito illecitamente di un macchinario utensile brevettato da una ditta di Pesaro, ma rispetto a questi fatti Caiumi si è dichiarato estraneo. “Nella vita professionale di una persona c'è sempre da imparare – ha dichiarato – ma in quanto a tenacia, caparbietà ed etica ho da imparare ben poco e da ben poche persone. Io e la mia azienda siamo parte lesa: se avessi anche solo un minimo dubbio non avrei nemmeno accettato di candidarmi”.

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