rotate-mobile
Cronaca Carpi / Viale dello Sport

Confermato il fermo per i vandali di Carpi. Le famiglie: "Chiediamo scusa"

I tre minori si trovano presso il centro di accoglienza di Bologna e probabilmente saranno affidati ad una comnità. Intanto il Meucii ha ripreso regolarmente le lezioni, mentre sono in corso i lavori di ristrutturazione

É stato convalidato dal Tribunale dei minorenni di Bologna, per iniziativa del gip Anna Filocamo, il fermo dei tre ragazzi di Carpi che hanno confessato di essere gli autori del raid vandalico coi bus nella notte tra giovedì e venerdì. I tre giovani, dopo aver usato due dei cinque mezzi dell'azienda Seta rubati come arieti contro la scuola carpigiana Meucci, erano stati sottoposti sabato sera al fermo di indiziato di delitto, un provvedimento analogo all'arresto in flagranza e adottato in caso di pericolo di fuga, e accompagnati nel centro di prima accoglienza del Pratello di Bologna. 

La Procura dei minori col pm Silvia Marzocchi ha chiesto oggi la convalida, che dunque è arrivata alla fine dell'udienza mattutina. Se le accuse recitano furto e danneggiamento aggravati e continuati, guida senza patente, interruzione di pubblico servizio, il gip ha deciso come misura cautelare l'affidamento in comunità. 

I giovani e i loro genitori sono stati sentiti oggi dal giudice, come spiega l'avvocato dei ragazzi Mario Di Frenna, del foro di Reggio Emilia, che conferma l'affidamento in comunità: "Tutti hanno chiarito gli episodi a loro carico e chiesto scusa, così come hanno fatto i genitori. Non si sono mostrati reticenti", segnala l'avvocato reggiano, nominato solo ieri sera. A questo punto, vista la confessione dei tre e l'evidenza delle prove, il processo si terrà in tempi brevi: sia nel caso della fissazione di un'udienza preliminare da parte del giudice sia in quello della richiesta di giudizio immediato da parte della Procura. La difesa, da parte sua, chiederà il rito abbreviato.

L'istituto Meucci, frequentato da due dei tre ragazzi, ha riaperto in un qualche modo stamattina sfruttando l'ingresso sul retro, visto che quello principale è ancora devastato. Le porte danneggiate, mentre giovedì 27 aprile altre due ditte incaricate dalla Provincia, proprietaria dell'edificio, rimuoveranno i pannelli del controsoffitto, sempre nell'atrio, mentre gli elettricisti metteranno in sicurezza gli impianti elettrici, senza interferire nella programmazione didattica. L'impianto di allarme presente nella scuola è funzionante e prosegue il servizio di vigilanza anche notturna che coinvolge la Provincia, la polizia municipale e le forze dell'ordine. 

Nel frattempo, dopo che il sindaco Alberto Bellelli ha parlato senza mezzi termini di "gesto criminale" e non di ragazzata, le istituzioni, la stessa Seta e l'azienda che aveva in gestione il deposito dei mezzi, la coop Saca Bus, stanno studiando il da farsi al fianco di avvocati e tecnici. Come spiegato in conferenza stampa dai Carabinieri, le saracinesche del deposito erano chiuse ma non a chiave quella notte, viste le norme di sicurezza che lo imporrebbero in caso di emergenze. Secondo il contratto tra Seta e Saca, sarebbe quest'ultima a doversi far carico dei danni, dei quali poi ci si rifarebbe sui diretti responsabili, ma tutto è ancora in divenire. Di sicuro, stanno arrivando continue richieste di risarcimento danni anche per le auto danneggiate la stessa sera dei raid, lungo il tragitto percorso dai giovani.

(DIRE)

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Confermato il fermo per i vandali di Carpi. Le famiglie: "Chiediamo scusa"

ModenaToday è in caricamento