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Cronaca Zocca

Vasco Rossi torna in ospedale e polemizza con il Pdl

Forti dolori al torace riportano in ospedale il Blasco per un "esamino". Nel frattempo si accende la polemica con il Pdl con Giovanni Donzelli che solidarizza con "l'ultimo neurone" del cantante di Zocca

Il suo concerto torinese è fra sei giorni, ma il primo tuffo al cuore ai suoi fans Vasco Rossi lo ha già regalato: ci sarà veramente allo show di sabato 27 agosto allo Stadio Olimpico, il primo dopo un'estate dentro e fuori dalla clinica bolognese Villalba per un'infiammazione al costato? I dubbi sono nati dopo il nuovo ricovero del rocker ieri pomeriggio per forti dolori al torace. "Un esamino", lo ha definito il direttore sanitario della Villalba, Fabio Ghelfiun, annunciando che domani mattina il Vasco nazionale tornerà in clinica. Ma proprio per domani Vasco è atteso a Torino per cinque giorni di preparativi e prove per il suo concerto. E allora? "Vasco ci sarà", tranquillizzano alla Setup Live, la società che ha organizzato il tanto atteso show all'Olimpico, per il quale i biglietti sono esauriti da settimane. E così i fans possono rimuovere paure e ansia, cresciute in queste ore, e su Facebook, come sempre, danno il via ai preparativi per il campeggio selvaggio che, di fronte allo stadio, accende la notte prima dello spettacolo. Il convalescente Rossi ha di fronte a sé due mesi impegnativi. C'é il tour musicale (che dopo Torino approda a Udine, Bologna e Avellino) ed è, come ha annunciato lo stesso Vasco, l'ultima sua tournee prima di allontanarsi dalle scene. E poi c'é il festival del cinema di Venezia, dove Vasco è atteso il 5 settembre per presentare 'Questa storia qua', il film sulla sua vita girato dai registi Alessandro Paris e Sibylle Righetti.

Un'agenda che i problemi di salute rischiano di mettere a dura prova, a partire proprio dal concerto torinese dopo il ricovero-lampo di ieri e i nuovi accertamenti di domattina. "Certo - dicono alla Setup Live - tutto può succedere, ma a noi nessuno ha comunicato cambiamenti". Così, salvo imprevisti dell'ultima ora, allo Stadio Olimpico di Torino sbarcherà domani il 'Live Kom '011' (dove 'Kom' sta per 'Komandante', uno tra i tanti nomignoli di Vasco): un circo da 232 persone tra musicisti, fonici, montatori, cuochi, e 53 camion di cui 23 pieni solo di componenti metalliche per la struttura del palco e 3 di gadget, magliette e merchandising ufficiale. Un'ultima tourneé in formato gigante: 940 metri quadri di palco (per 160 tonnellate) e 650 di maxischermi, 748 tra fari, proiettori e lampadine, e 24 maxi torce che sputeranno fiamme alte 9 metri nei momenti clou dello spettacolo.

Oltre al solito seguito del Blasco, che oggi ha replicato al Presidente dei senatori del Pdl, che, parlando di droga, nei giorni scorsi l'aveva definito "cattivo maestro". "Considero Gasparri come l'ultimo della classe", è la laconica didascalia con la quale Vasco ha accompagnato una foto postata sul suo profilo Facebook. Vi sono Gasparri, Giorgio Almirante e Gianfranco Fini a un'iniziativa del Msi di molti anni fa. La polemica è aperta e a controreplicare al cantante ci pensa la vicepresidente dei senatori del Pdl, Laura Bianconi: "Ci saremmo davvero preoccupati se il primo dei cattivi maestri avesse considerato diversamente, Gasparri e con lui tutti coloro che sono fermamente contrari a qualsiasi legalizzazione e liberalizzazione della droga". E rincara la dose Giovanni Donzelli, portavoce nazionale della Giovane Italia, movimento giovanile del Pdl che dice. "Solidarietà all'ultimo neurone di Vasco, l'unico ancora non bruciato dalla droga. Mi auguro che quel neurone - continua Donzelli - prenda il sopravvento e gli consigli di mettersi serenamente in pensione a godersi i frutti del successo. Se insiste a voler cantare e a darsi un ruolo da provocatore politico per nascondere il livello delle nuove canzoni, rischia solo di rovinare la fama e il buon ricordo che lascia in milioni di italiani". "Quando Vasco scriveva canzoni belle lo apprezzavamo tutti - conclude Donzelli - anche se via via che invecchiava diventava sempre più patetico e provavo rabbia a pensare ad un grande artista che sprecava il proprio talento per messaggi sbagliati in una vita da infelice. Adesso che con il declino musicale, tra mille difficoltà umane e personali alza continuamente polemica a favore della droga e quindi contro Gasparri che la combatte, mi passa pure la rabbia e provo solo pena".

(ANSA)

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