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Cronaca

Piazza Grande, 400 Sentinelle in Piedi per la libertà d’opinione

Grande affluenza alla manifestazione di sabato 15 marzo, una veglia per focalizzare l'attenzione sulla legge Scalfarotto, che introduce il reato di opinione legato all'omofobia

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ModenaToday

Sabato 15 marzo, in un pomeriggio ormai primaverile, Piazza Grande, cuore di Modena, è stata in buona parte colmata dalla presenza di circa 400 Sentinelle in Piedi. Queste persone hanno simbolicamente manifestato davanti al locale luogo del potere, il Palazzo Comunale, vegliando silenziosamente in difesa della libertà di opinione minacciata dal disegno di legge “Scalfarotto”, definito contro il “reato di omofobia e transfobia”. Infatti, con l’approvazione di questo testo potrebbe essere accusato di “omofobia” e denunciato penalmente chiunque affermi pubblicamente che la famiglia naturale è fondata sull’unione tra uomo e donna, nonché chi si esprima pubblicamente come contrario al matrimonio e alle adozioni di bambini tra persone dello stesso sesso.

Il testo del disegno di legge – peraltro contrastante con vari articoli della Costituzione italiana – è fortemente liberticida in quanto non specifica cosa si intende per “omofobia”, lasciando in un futuro ai giudici grande discrezionalità nel valutare se un’azione o un’opinione costituisca o meno atto di discriminazione nei confronti di persone omosessuali. La manifestazione, apartitica e aconfessionale, ha contemplato la partecipazione, tra gli altri, anche di membri di varie associazioni modenesi, nonché di esponenti di comunità cristiane e musulmane locali. I numerosi dimostranti hanno voluto testimoniare in piedi, in silenzio, con un libro e una fiaccola in mano, la loro volontà di opporsi a questa potenziale legge, lesiva della libertà personale e manifestamente pensata per imporre visioni ideologiche della persona umana a livello sociale.

Le Sentinelle in Piedi hanno vegliato anche per impedire l’introduzione nelle scuole italiane di vari documenti pubblicati dall’UNAR (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali), che ledono la libertà di educazione delle famiglie e mirano ad insegnare agli studenti che chiunque faccia riferimento a un modello di famiglia basato sull’unione stabile tra un uomo e una donna è di fatto “omofobo”. Al termine della manifestazione - che si è svolta complessivamente in un clima tranquillo - mentre alcuni passanti hanno espresso la loro adesione all'iniziativa, altri hanno manifestato la loro contrarietà; ne sono scaturiti vivaci dibattitti durante i quali tutti hanno espresso le proprie opinioni; possibilità oggi ancora consentita senza il rischio di essere sottoposti ad un processo penale. Per permettere anche in futuro tali fecondi dialoghi le Sentinelle continueranno a vegliare in difesa della libertà di opinione.

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