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Cronaca San Faustino / Via Monsignor Luigi Della Valle

Piscina Virgin, Amici del Nuoto: "Basta chiacchiere"

I residenti di via Monsignor Luigi della Valle chiedono fatti concreti: "A più di un mese dell'ultimo incontro con l'amministrazione comunale non è cambiato nulla: qui ci sono persone che rischiano di perdere il lavoro"

"Parole, parole, parole, parole parole soltanto parole, parole tra noi", cantava un'affascinante Mina nel lontano 1971: a distanza di 40 anni, questo brano calzerebbe a pennello per la situazione venutasi a creare in via Monsignor Luigi della Valle. Da una parte i residenti e l'associazione degli Amici del Nuoto (il gruppo sportivo della piscina dei Vigili del Fuoco), dall'altra la multinazionale Virgin intenzionata ad aprire una palestra con annessa piscina e in mezzo l'amministrazione comunale di Modena presa tra due fuochi e costretta a fare sano cerchiobottismo con le parole per evitare di non indispettire nessuno. Anche se, a dire il vero, qualcuno è rimasto contrariato dalla mancanza di concretezza di Piazza Grande: "A circa un mese dall’ultimo incontro in Comune al quale erano presenti con Stephane Hepburn (Virgin Active), il sindaco Pighi, gli Assessori Sitta e Marino e il dirigente pubblico Villanti non è ancora successo nulla che vada oltre le dichiarazioni d’intento", fanno sapere gli Amici del Nuoto "Per chi, con le unghie e con i denti, intende far valere le proprie richieste non è certo rassicurante. Di recente inoltre abbiamo appreso che il rappresentante della multinazionale britannica incontrato nulla ha a che vedere con la scelta dell’offerta sportiva e dei corsi: il suo ruolo è solo quello di seguire il comparto immobiliare, quando invece, gli amministratori pubblici ci avevano rassicurato parlando di sinergia e di migliorie al progetto".

Gli Amici del Nuoto nutrono perplessità sulla questione "sinergie" da sviluppare tra la Virgin e Vigili del Fuoco: "È molto difficile infatti pensare che un colosso imprenditoriale possa modificare in modo sostanziale la propria offerta per evitare di schiacciare chi lavora a pochi metri, con una gamma di servizi che in gran parte sono identici - sottoline l'associazione - È nostra intenzione però, mantenere ugualmente aperto il dialogo e avere quindi non solo la possibilità, ma la certezza di poter studiare dettagliatamente l’offerta che dovrebbe sviluppare queste possibili convergenze. Per questo chiediamo che ci sia presentato, appena possibile, un documento scritto su cui ragionare e fare le nostre valutazioni, prima dell’incontro annunciato a metà luglio e genericamente fissato per settembre. Ugualmente, ai progettisti del centro fitness chiediamo di potere essere messi al corrente e soprattutto vedere i progetti riguardo le migliorie strutturali che propongono. Per chi rischia di perdere il proprio posto di lavoro e per chi teme di vedere radicalmente cambiare il quartiere in cui ha scelto di vivere, le buone intenzioni non bastano”.

"Speriamo che il buon senso e la capacità di mediazione della politica alla fine possa prevalere - concludono gli Amici del Nuoto - Soprattutto che si possa dare una risposta convincente a tutte quelle persone che, ormai da mesi, di fronte al progetto del nuovo centro fitness della multinazionale inglese, oltretutto con tanto di piscina a pochissimi metri dalla vasca degli Amici del Nuoto, sgranando gli occhi affermano sbigottiti: “Ma che senso ha costruirla qui, togliendo luce alla piscina e aggiungendo cemento a cemento?”.

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