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Vigili del Fuoco, Cisl: "Non pagati gli straordinari di due anni fa"

La denuncia del segretario provinciale Fns-Cisl Silvano Patrocli: "Un vigile del fuoco rischia la vita per 1.200 euro mensili". A causa della mancanza di fondi per la manutenzione, da mesi non vengono pagate le officine che riparano le autopompe

Inizia oggi – lunedì 25 luglio – la campagna anti-incendi boschivi, ma i vigili del fuoco di Modena devono ancora ricevere i soldi della campagna 2010. Per non parlare degli straordinari per i servizi resi due anni fa in occasione del terremoto de L’Aquila e del disastro ferroviario di Viareggio. La denuncia è del segretario provinciale del sindacato Fns-Cisl di Modena, Silvano Patrocli, che si fa portavoce dello sconforto dei vigili del fuoco modenesi.

«La situazione è disastrosa – afferma Patrocli – Oltre a essere ancora in attesa degli arretrati 2010 per i servizi di controllo del territorio per prevenire gli incendi boschivi (servizio in convenzione con la Regione Emilia-Romagna) e per i disastri 2009 in Abruzzo e Viareggio, abbiamo il contratto di lavoro scaduto nel 2009; a oggi ci hanno corrisposto solo una piccola parte degli arretrati. Ricordo – continua il segretario Cisl – che un vigile del fuoco rischia la vita per 1.200 euro al mese. Non vorremmo essere costretti a fare come i nostri colleghi siciliani, che si sono rivolti al Tar per costringere l'amministrazione a pagare quanto dovuto».

Patrocli aggiunge che da alcuni mesi non vengono pagati nemmeno i fornitori (per esempio le officine che riparano i mezzi), per cui è sempre più concreto il rischio di stop delle autopompe per mancanza dei fondi per la manutenzione: «Questi problemi si sommano alla carenza ormai cronica di personale graduato; accade sempre più spesso – sottolinea il segretario della Fns-Cisl - che vigili del fuoco non addestrati debbano svolgere le mansioni che il nostro regolamento assegna ai capisquadra. I disagi crescenti stanno generando sconforto e rabbia tra i lavoratori del Corpo, obbligati a straordinari e doppi servizi per i quali non si conoscono i tempi di pagamento. Gli ulteriori tagli previsti dalla manovra economia varata dal governo rischiano di provocare la paralisi del soccorso pubblico, già penalizzato – conclude Patrocli – dalla continua riduzione di risorse subita negli ultimi anni».

 

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