Vignola: botte alla compagna in via Prada, arrestato 43enne

Due anni fa aveva massacrato di botte la convivente, un'ucraina di 45 anni. Ieri, dopo lunghe indagini e nonostante avesse cercato di far cambiar versione alla donna arrivando a prometterle di sposarla, un quarantatreenne originario di Napoli e residente a Savignano sul Panaro è stato raggiunto da un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, con l'accusa di lesioni aggravate e maltrattamenti in famiglia. Il 12 settembre 2009 la donna era stata trovata dai carabinieri in via Prada a Vignola, comune del Modenese, riversa a terra, seminuda e incosciente. Trasportata all'ospedale, risultò avere diverse fratture, al volto, alle gambe, al bacino, a costole e vertebre.

L'uomo inizialmente negò di averla picchiata, e anche la donna, quando fu in grado di comunicare, probabilmente impaurita da eventuali ritorsioni, smentì addirittura la convivenza. Un fatto che peraltro fu invece confermato ai militari dalla sorella di lui, che descrisse il fratello come molto violento, tanto che persino la famiglia di origine ne era terrorizzata. Sempre la sorella aggiunse di essere a conoscenza di diverse violenze subite dalla straniera. E più avanti ammise anche che questi le aveva confessato di averla picchiata.

Diverse, comunque, sono anche le testimonianze di chi li aveva visti insieme quella sera. Grazie a queste rivelazioni, unite a intercettazioni ambientali nella stanza di ospedale, e telefoniche, il quadro accusatorio è stato confermato. E' emerso pure un estremo tentativo da parte dell'uomo di persuadere la convivente a fornire una versione dei fatti che lo scagionasse, con l'aiuto di un inserviente dell'ospedale suo amico. Arrivando a prometterle, in caso di soluzione positiva per lui, di sposarla.

(ANSA)