La scorsa settimana vi ho presentato la storia della famiglia Fini e del fondatore dell'omonimo gruppo aziendale Telesforo. Tuttavia, come molti di voi sapranno, legato al marchio Fini e alla vita personale di Telesforo vi era un'altra donna, ossia sua moglie Giuditta. Infatti è vero che nel 1912 Telesforo aprì la sua salumeria in Piazzetta San Francesco, ma è altrettanto vero che dietro al banco insieme a lui vi era anche la moglie Giuditta. 

E fin qui la nostra storia non si differenzia da tante altre iniziative condotte da uomini con acume e cervello. Quello che fa tutta un'altra storia è la totale dedizione con cui Telesforo e Giuditta si dedicarono ad un'unica filosofia: l'assoluto rispetto della qualità. Infatti Giuditta aveva già idee che oggi definiremmo da marketing, perchè era solita preparare nel retro della Salumeria, qualcosa per quei Clienti che volevano fermarsi da Lei per il pranzo

Il successo di questa iniziativa fu tale da affermare il Ristorante Fini come il numero uno in città a quell'epoca, seguendo un segreto fondamentale, ossia la semplicità delle cose. Tuttavia quelle creazioni di Giuditta era uno spreco pensarle solo come accompagnamento al pranzo, e così nacque il marchio Dispensa Giuditta. Venne aperto un negozio, di fronte alla salumeria di Telesforo, con questo nome e lì vennero venduti prodotti Giuditta fino a pochi anni fa. 

Una storia quella di Telesforo e Giuditta che sarebbe perfetta per un film o un romanzo rosa. Una passione, quella che portavano avanti, nata in cucina e che univa il loro amore con quello che provavano per i sapori, i profumi e le tradizioni culinarie della nostra terra. Oggi la Dispensa Giuditta è passata a Vittorio Fini, esponente della terza generazione, e tutt'ora ricerca la qualità del prodotto.