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Cronaca

WeCity. L'applicazione targata UniMoRe in grado di far diminuire le emissioni di anidride carbonica

La app si chiama wecity e il suo nome è stato già oggetto di curiosità ed attenzioni, anche da parte degli utenti che l’hanno scaricata e che ad oggi sono arrivati ad oltre 25mila

La app si chiama wecity e il suo nome è stato già oggetto di curiosità ed attenzioni, anche da parte degli utenti che l’hanno scaricata e che ad oggi sono arrivati ad oltre 25mila. E' stata ideata da ingegneri del Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari” - DIEF che hanno a cuore l’idea che ci si possa muovere in modo più sostenibile e hanno creato un modo originale per incentivare questa pratica.

L'APPLICAZIONE. L'applicazione è in grado di certificare ogni grammo di CO2 risparmiata utilizzando mezzi di trasporto “alternativi”. Questo grazie ad un algoritmo ideato da ingegneri UniMoRe, che permette per la prima volta ai cittadini di interagire con i meccanismi del protocollo di Kyoto, grazie alla certificazione ISO 14064-II sulla riduzione della CO2. Si chiama Wecity. Ha già raggiunto oltre 25 mila download nei primi dodici mesi di vita e sta contribuendo ad abbattere le emissioni delle auto in città, grazie ad un sistema a premio di forme di mobilità alternativa. 

Wecity - ha spiegato Paolo Levoni di Unimore - è la prima app al mondo che certifica ogni grammo di CO2 che non viene emesso in atmosfera e lo trasforma in “moneta virtuale” per premiare gli spostamenti urbani sostenibili. E’ anche l’unica piattaforma digitale che permette ai cittadini di interagire con i meccanismi del protocollo di Kyoto, grazie alla certificazione ISO 14064-II sulla riduzione della CO2. Per la prima volta a livello mondiale anche un privato cittadino ha ora uno strumento per contribuire in modo consapevole alla riduzione delle emissioni, partecipando attivamente e misurando in modo scientifico il proprio impegno".

COME FUNZIONA. Una volta scaricata la app, l’utente imposta il mezzo e il percorso di viaggio attivando il GPS per essere effettivamente individuato dal sistema. I mezzi considerati sostenibili sono, oltre la bicicletta, i mezzi pubblici, il car pooling e ovviamente, l’andare a piedi. Ogni km di viaggio effettuato con mezzi alternativi viene conteggiato e attraverso il calcolo, il sistema individua i kg di CO2 risparmiati, attribuendo crediti, moneta virtuale, che si possono esigere attraverso premi messi in palio da numerose aziende commerciali, partner di wecity. Ci sono gadget particolari per gli amanti della bicicletta, ma anche sconti a teatro o abbonamenti presso strutture di bellezza: l’idea è che attraverso un impiego continuativo di forme di mobilità differenti a ciascuno sia data la possibilità di risparmiare nella quotidianità.

La nostra attenzione - ha spiegato Paolo Ferri - è quella di offrire una app che possa proporsi e modellarsi sulle esigenze di istituzioni o imprese che decidano di favorire e premiare la mobilità alternativa dei propri cittadini o dipendenti. E poi c’è il tema dei big data sulla viabilità. Se riusciremo a raccogliere un sempre maggior numero di utenti saremo anche in grado di accumulare una quantità notevole di informazioni su come si muove la gente, con ricadute fondamentali in termini di informazioni e servizi che si possono offrire agli utenti da parte di enti ed aziende attive in questi settori.

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