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Cucina

I secondi piatti di Capodanno secondo la tradizione modenese

Le ricette più buone della cucina modenese secondo la ricetta tradizionale

Coniglio alla cacciatora

INGREDIENTI. Gli ingredienti sono 800 gr di coniglio, 100 gr di cipolle dorate, 2 rametti di rosmarino, 60 gr di vino bianco, 2 foglie di alloro, 550 gr di pomodori pelati, sale q.b., pepe nero q.b., 50 gr di olio extravergine d'oliva, 1 spicchio aglio, 200 gr di brodo vegetale.

PROCEDIMENTO. Iniziate mettendo il brodo vegetale sul fuoco, quindi prendete i pezzi di coniglio per lavarli, strofinarli energicamente e asciugarli accuratamente. Ora passate a tagliare la cipolla e versarla in un tegame antiaderente con i bordi alti in cui aggiungere anche l'olio e l'aglio, per poi far rosolare iltutto. Una volta che la cipolla sarà imbiondita procedete con l'aggiunta del rosmarino e delle foglie di alloro, quindi infarinate i pezzi del coniglio così da coprire la superficie.

Uniteli nel tegame lasciandoli scottare per 10 minuti a fuoco vivo e procedete con il mescolarli in modo continuo, così appena saranno ben rosolati (ovvero formatasi la giusta crosticina) regolerete sale e pepe, e poi l'aglio ed infine il vino. Lasciate evaporare il vino e unite i pelati, schiacchiandoli con le mani o la forchetta in modo leggero (senza esagerare con la pressione). Cuocete il tutto per 50 minuti a fuoco dolce aggiungendo ogni tanto dei mestoli di brodo così che non rimanga asciutto e non dimenticatevi di mescolare per evitare che si attacchi. Trascorso il tempo avrete pronto il vostro coniglio alla cacciatora. 

Il salame di San Felice

E' il tipico salame che viene presentato sulla tavola la sera dell'Ultimo o il giorno di Capodanno. Bisogna sapere che il clima della Pianura Padana consente la conservazione dei salami grazie quantità di sale minore di quelle necessarie se si uscisse da questo contesto geografico. A ciò si aggiunge per il salame di San Felice la parte scelta e tagliata del maiale, ossia la mezzena, che viene macinata insieme al grasso e quindi salata a secco, messa in concia e quindi insaccata con i budelli dell'animale stesso. Per il detto popolare che del maiale non si butta via niente. 

Anche il sistema di legatura del prodotto segue una tradizionale operazione, ossia per dare al salame l'aspetto tipico e permetterne l'appendimento, i budelli sono preparati accuratamente seguendo indicazioni quantitative e metriche ben definiti. Il prodotto viene fatto asciugare in appositi locali possibilmente situati al primo piano dello stabile, quindi subisce il processo della stagionatura per un periodo che varia in durata a seconda della temperatura ed umidità e va dai 3 ai 4 mesi. 

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