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Amarcord 1975: Punto Radio e quel ragazzo di nome Vasco

Zocca, anno 1975. Sull'appennino modenese nacque Punto Radio e con essa anche un certo Vasco Rossi. I ricordi raccolti nel libro di Emanuele Camilli

Nell'estate del 1975 avevamo preso in gestione la piscina e la discoteca collegata di Zocca: con il ricavato del sudato lavoro, avevamo deciso di andare tutti insieme in vacanza in Marocco. Un giorno, di ritorno dal servizio di leva, Marco Gherardi ci racconta di un gruppo di ragazzi di Milano che, trasmettendo via FM, stavano avendo un grande successo. Non ce lo siamo fatti ripetere due volte: pronti via. Cestinato il Marocco e grazie alla mente geniale di Lucio Serra, nel giro di poche settimane eravamo in una mansarda a trasmettere i primi dischi.[Daniele Montagnani]

La prima sede della radio fu a Monteombraro, una frazione a pochi chilometri da Zocca, in una villetta arroccata su una collinetta. La mansarda di questa abitazione fu adibita a studio di trasmissione e a contenere tutte le apparecchiature necessarie: due giradischi, un piccolo mixer, un trasmettitore e all'esterno fu montata un'antenna diretta verso la Val Padana. Vasco, fino ad allora, aveva composto qualche canzone e attraverso la radio ebbe modo di conoscere personaggi che lo spronarono ad andare avanti e a comporre musiche. Uno di questi personaggi fu Gaetano Curreri che abitava a Vignola, un comune a venticinque chilometri da Zocca, e che allora era neo diplomato in pianoforte. Curreri iniziò, oltre a lavorare alla radio, ad aiutare Vasco arrangiando i suoi brani con il pianoforte che si era fatto portare nella nostra sede.Le prime canzoni che trasmettemmo in radio e che successivamente andarono a finire nel suo primo 45 giri furono Jenny e Silvia. [Francesco Casagrandi]

Ad un certo punto Vasco decide di includere nel gruppo, già formato e composto prevalentemente da ragazzi di Zocca, qualche personaggio più popolare e riuscire ad avere ancora più notorietà: così si buttò sulle città di Modena e Bologna, cercando d'individuare a chi potesse fare una simile proposta di collaborazione. Io allora ero uno dei Disc Jockey più conosciuti d'Italia e in particolare nella zona emiliana, per questo pensò bene di ingaggiarmi. Nello stesso tempo avevo sentivo che il successo di Punto Radio era in massima espansione e capii che si trattava di qualcosa di buono anche per me, quindi accettai volentieri di entrar a far parte di quest'avventura ideata da Vasco.Quando andai a Zocca per la prima volta per incontrare Vasco non sapevo che scriveva canzoni e tantomeno che le cantasse. Teneva nascosta la sua vena artistica e se ne vergognava pensando di fare canzoni non belle. Io lo scoprii quando un giorno, avendo un appuntamento a casa sua, arrivai con alcuni minuti d'anticipo e, incrociando la madre sul portone, mi intrufolai in casa. Mentre salivo le scale sentii una musica che arrivava e, a primo impatto, pensai che arrivasse da un giradischi o una radio; invece no: era lui che strimpellava Albachiara. Non vedevo l'ora di salire per dirgli che questa canzone che stavo ascoltando era una bella canzone. Quando entrai nella camera mi venne da dire -Allora sei tu che stavi suonando-, ma lui deviò subito il discorso. Con il tempo e grazie alla radio, questa sua vena artistica uscì allo scoperto. [Leo Persuader]

Ad un certo punto, però, si iniziò ad essere stanchi di questa avventura. Dietro la radio vi era una società, che aveva sede a Bologna, in piazza Roosevelt, che curava l'acquisizione delle pubblicità dalle varie aziende e si arrivò a un punto che, vista la copertura notevole avvenuta grazie all'istallazione di un nuovo finale di potenza da 1000 Watt e grazie a un ponte ripetitore installato nella zona della Valtellina, avevamo una copertura di quasi tutto il nord Italia, per questo iniziava a diventare un progetto impegnativo anche dal punto di vista economico. In paese, inoltre, non eravamo ben visti poiché eravamo considerati quelli dai capelli lunghi e quelli che, secondo qualche ben pensate, avevano portato la droga a Zocca, anche se alla fine non era vero. In quel periodo la droga arrivava anche dove non c'era Punto Radio. Per portare avanti la radio, inoltre, furono avanzate delle richieste di aiuti alle amministrazioni locali dalle quali ricevemmo solo porte in faccia. Per questo la decisione dei soci, arrivata nel momento cruciale in cui si doveva scegliere se fare il salto di qualità, fu quella di vendere la radio che andò a finire, successivamente, a Bologna. [Francesco Casagrandi]

La radio nacque per gioco e sinceramente non ci aspettavamo il successo che poi ebbe in seguito. Per noi è stato come toccare il cielo con un dito.Ancora oggi parlarne mi emoziona e per me resterà per sempre un bellissimo ricordo come penso per tutti i ragazzi di Zocca d'allora. [Alvaro Tebaldi]

L'esperienza di Punto Radio è stata decisiva per la carriera di Vasco. In primis gli ha dato l'opportunità di conoscere persone fondamentali nella sua futura carriera di cantautore, in modo particolare Gaetano Curreri, Maurizio Solieri e Massimo Riva. Inoltre la radio gli ha permesso di avere una corsia preferenziale attraverso la quale ha fatto conoscere e apprezzare le sue grandi qualità al pubblico radiofonico. Ricordo che in occasione degli eventi organizzati dalla radio nei locali emiliani Vasco imbracciava la chitarra e cantava dal vivo. Questo gli ha permesso, in un ambiente amico, di confrontarsi con un pubblico vero, un pubblico che sarebbe poi diventato sempre più numeroso con il passare degli anni. Anche se la popolarità nazionale è arrivata con le primi apparizioni in televisione. Penso che Punto Radio possa essere indicata come il trampolino di lancio per la carriera di Vasco cantante. [Daniele Montagnani]

Tutte le testimonianze sono tratte dal libro "Vasco Rossi-L'uomo più semplice" disponibile in libreria e sui digital store (AMAZON, IBS, FELTRINELLI).

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