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Martedì, 23 Aprile 2024
Dalla Rete

Fermare gli "haters" sul web: dalla Regione un manuale per le scuole

Un progetto editoriale nato nell'ambito delle attività di promozione della comunicazione interculturale. Uno strumento rivolto soprattutto ad educatori e insegnanti, per contrastare il rischio di diffusione tra i giovani del linguaggio xenofobo e discriminatorio

“Media education, comunicazione interculturale e Hate speech”. Questo il titolo del manuale realizzato dalla Regione Emilia-Romagna per contrastare il rischio di diffusione, soprattutto tra i giovani e nella Rete, del linguaggio dell’odio e della xenofobia. Uno strumento operativo, consultabile e scaricabile dal portale Sociale della Regione, destinato principalmente ad educatori e insegnanti, che in questo volume possono trovare idee, suggerimenti ed esempi concreti per affrontare il tema, in classe e non solo. 

Scopo della pubblicazione, realizzata con il Centro culturale Zaffiria e Cospe Onlus, è dunque spiegare ai ragazzi il fenomeno conosciuto con il termine inglese di “hate speech”: false notizie e pregiudizi orientati a istigare l’odio, spesso di natura razziale, ma anche la pratica del disprezzo e della malevolenza online nei confronti di una persona o di un gruppo.

Il manuale (scaricabile sui in formato pdf) contiene sei unità didattiche sperimentali, elaborate durante un corso di formazione sull’educazione all’uso dei media realizzato a Bellaria-Igea Marina (Rm) con docenti, animatori interculturali, mediatori culturali e operatori dei Centri giovanili dell’Emilia-Romagna; un progetto che ha visto il coinvolgimento attivo degli studenti di terza media degli Istituti comprensivi di Bellaria e Igea Marina. Vengono proposte raccomandazioni ed esercizi pratici per sviluppare il senso critico e la capacità di analisi dei messaggi, l’uso consapevole dei linguaggi mediali e, soprattutto, il rispetto della diversità, la promozione della tolleranza e dei diritti umani.

Un impegno che la Regione porta avanti anche attraverso il Protocollo triennale d’intesa “Ad altra voce”, firmato nel 2014 da una trentina di Organizzazioni operanti nel settore dei media e della comunicazione interculturale con l’obiettivo di promuovere l’educazione all’uso consapevole dei mezzi di comunicazione nelle scuole, una corretta conoscenza del fenomeno migratorio e il dialogo tra la popolazione immigrata e autoctona del territorio. Un tema, quello del contrasto a tutte le forme di espressione che diffondono, fomentano o giustificano la discriminazione e l’ostilità razziale, a cui è inoltre dedicato uno specifico capitolo della legge regionale del 2004 sull’integrazione sociale dei cittadini stranieri.

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