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#Keepfightting, gli auguri del Cavallino per i 49 anni di Schumi

"I nostri pensieri sono sempre con lui", scrive la scuderia di Maranello. Il campione tedesco continua a lottare tra la vita e la morte

Sono passati quattro anni dalla rovinosa caduta sugli sci di Michael Schumacher. Un incidente sulle nevi di Meribel in Francia, diventato un dramma infinito per il campione tedesco di Formula 1 che oggi compie 49 anni. Durante un fuoripista cade battendo la testa su una roccia che rompe il casco e gli procura diffusi danni cerebrali mandandolo in coma. Lunghi mesi fra la vita e la morte, poi le cure in un istituto specializzato, infine il ritorno fra le mura di casa per una vita coperta dalla più assoluta riservatezza.

Di Michael Schumacher non si sa più niente o quasi, se non che continua a lottare fra la vita e la morte. La famiglia e i pochissimi amici ammessi alla sua villa in Svizzera non si sono mai lasciati sfuggire nemmeno una parola sulle condizioni dell’ex pilota tedesco della Ferrari, sette volte campione del mondo (di cui cinque con la monoposto di Maranello) e per anni dominatore assoluto della Formula 1.

"I nostri pensieri sono sempre con lui. #keepfighting #ForzaMichael". E' il messaggio della Ferrari per Michael Schumacher nel giorno del suo 49° compleanno. La scuderia di Maranello, così come tutto il mondo della Formula 1, non ha mai dimenticato il campione tedesco, sette volte campione del Mondo, 91 GP vinti, 155 podi, 68 pole position conquistate, che da quattro anni sta affrontando la sua battaglia più dura dopo il terribile incidente sugli sci a Meribel.

Schumacher, cosa sappiamo sulle sue condizioni di salute

Era il 29 dicembre 2013 quando Michael Schumacher fu coinvolto in un incidente sulle nevi di Meribel, in Alta Savoia. Una caduta rovinosa, dopo la quale Schumi trascorse lunghi mesi fra la vita e la morte. In seguito le cure in un istituto specializzato, infine il ritorno fra le mura di casa. Da allora la famiglia ha preteso assoluta riservatezza sulle condizioni dell'ex campione. All'inizio di quest'anno, un tribunale di Amburgo ha stabilito che la rivista tedesca Bunte deve risarcire la famiglia Schumacher con 50mila euro per false affermazioni secondo cui il pilota avrebbe potuto in futuro"camminare di nuovo". Una squadra di medici e di infermieri lo assiste quotidianamente. Di Schumacher non esistono immagini, né ci sono registrazioni. Leo Turrini, storico giornalista ed esperto di Formula1, ha scritto nei giorni scorsi su Quotidiano.net: "La verità, nella sua cruda asprezza, è che Schumi ha sì gli occhi aperti ma non ha coscienza di se stesso". La famiglia di Schumacher (la moglie Corinna e i figli Mick e Gina Maria) porta avanti con commovente coraggio la campagna “Keep Fighting”, continua a lottare, per sostenere tutti coloro che si trovano nella stessa condizione.

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