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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia San Faustino

Acconto Imu, entro lunedì 17 giugno si paga la prima rata

Domenico Pacchioni, componente della segreteria provinciale Cisl: "Sull’Imu e sull’aumento Iva il governo deve dire con chiarezza cosa intende fare"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ModenaToday

Scade lunedì prossimo 17 giugno il termine per pagare l’acconto Imu 2013. Lo ricorda la Cisl di Modena, aggiungendo che la circolare n. 2 del 2013 emanata dal Ministero dell’Economia stabilisce che sono sospesi dal pagamento della prima rata Imu l’abitazione principale e relative pertinenze, a esclusione degli immobili di lusso; anche i terreni agricoli e i fabbricati rurali non pagano l’Imu. «Attenzione: non beneficiano della sospensione coloro che, pur possedendo solo un’abitazione, non vi abitino per qualsiasi motivo. Per esempio, chi per lavoro risiede in un Comune diverso rispetto a quello nel quale possiede l’immobile, è ugualmente tenuto al pagamento dell’imposta – spiega Franco Saracino, responsabile provinciale del Caaf, il servizio fiscale della Cisl di Modena – Devono pagare anche coloro che possiedono frazioni di case avute in eredità; sono considerate a tutti gli effetti secondo case, anche se non sono abitate. Il pagamento sull’imposta dovrà essere effettuata in base alle aliquote e detrazioni vigenti nel 2012. Per informazioni contattare il nostro numero verde 800-214450».

L’anno scorso sono stati 23 mila i contribuenti di Modena e provincia che hanno presentato la dichiarazione Imu attraverso gli sportelli del Caaf-Cisl; più della metà di essi – circa 12 mila – non ha diritto alla sospensione del pagamento dell’imposta. Ricordiamo che il governo ha tempo fino al 31 agosto per riformare la materia. In caso contrario i contribuenti dovranno provvedere al pagamento dell’imposta, oggi sospesa, entro il 16 settembre e versare il saldo entro il 16 dicembre. Intanto la Cisl di Modena condivide le preoccupazioni espresse da diversi amministratori pubblici locali sull’incertezza delle risorse e il rischio di non riuscire a far quadrare i conti dei Comuni. «Sull’Imu e sull’aumento Iva il governo deve dire con chiarezza cosa intende fare – afferma Domenico Pacchioni, componente della segreteria provinciale Cisl – Se l’Imu sulla prima casa verrà mantenuta, chiediamo almeno che sia introdotto l’Isee (indicatore della situazione economica equivalente), il parametro che tiene conto della capacità reddituale della famiglia e che si usa per calcolare le tariffe dei servizi alla persona (dai nidi alle residenze per anziani). Se, invece, verrà abolita l’Imu sulla prima casa, chiediamo – conclude il segretario Cisl - che non siano esentati gli immobili di lusso, anche se abitazione principale».

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