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Prestiti per il lavori post alluvione, siglato accordo tra banche e Regione

Gli istituti bancari sono disponibili a predisporre linee di credito per consentire l'anticipazione delle somme ai beneficiari di contributo. Vale per quei cittadini, già colpiti dal sisma, danneggiati dagli eventi alluvionali nonché le trombe d'aria

Le banche potranno anticipare le risorse per i beneficiari del contributo che hanno subito danni, ai beni mobili e immobili, a causa dell’alluvione e delle trombe d’aria verificatesi in territori già colpiti dal sisma del 20 e 29 maggio 2012. Le anticipazioni sono destinate a quei cittadini che faranno interventi di ripristino della funzionalità degli immobili ad uso abitativo danneggiati dagli eventi alluvionali verificatisi tra il 17 ed il 19 gennaio 2014 nonché le trombe d’aria del 3 maggio 2013 e quella del 30 aprile 2014. Lo stabilisce un accordo siglato oggi a Bologna in viale Aldo Moro tra Regione Emilia-Romagna, i Comuni interessati, istituti di credito disponibili.

Nel dettaglio i Comuni colpiti sono: Bastiglia, Bomporto, Camposanto, Castelfranco Emilia, Finale Emilia, Medolla, Mirandola, Modena (località di San Matteo, La Rocca, Albareto e Navicello). San Felice sul Panaro e San Prospero nel modenese; Argelato, Bentivoglio, San Giorgio di Piano, San Pietro in Casale e Sala Bolognese per la provincia di Bologna.
Ad oggi gli istituti che hanno sottoscritto l’accorso sono: Unicredit, Banca Centro Emilia, Banco Popolare, Banca Popolare di San Felice, BCC Castenaso, Banco Di San Gemignano e San Prospero, BPER, Carisbo, Cassa di Risparmio di Ferrara, Credito Emiliano e Emilbanca.

Per favorire i cittadini, beneficiari di contributi che non fossero in grado di anticipare le somme necessarie alla liquidazione dei documenti di spesa prima dell’erogazione del contributo, le banche sono “disponibili, previa valutazione del merito creditizio del richiedente che resta di loro esclusiva competenza, a predisporre idonee linee di credito tali da consentire l’anticipazione delle somme a copertura delle spese relative ai danni subiti così come autorizzate dai rispettivi comuni ed in attesa dell’erogazione del contributo concesso”.

Comuni, oltre alle procedure previste dalle ordinanze Commissariali, sono disponibili ad “accettare il ‘mandato irrevocabile per l’incasso’ a favore delle banche dei cittadini che intendono usufruire delle anticipazioni bancarie, loro inviati dalle banche finanziatrici” nonché ad “autorizzare con apposito visto le fatture o i documenti di spesa ammessi al finanziamento  da inoltrarsi alle banche finanziatrici affinché predispongano gli opportuni pagamenti. I Comuni dovranno garantire la piena collaborazione con ABI e gli Istituti di Credito sottoscrittori al fine di fornire regolarmente ogni chiarimento utile al buon funzionamento delle procedure.

Come funziona l’anticipazione
Il Comune emette l’ordinanza di ammissione al contributo e la trasmette al beneficiario che si presenta alla banca per chiedere l’anticipo di entità non superiore all’ammontare del contributo e trasmette l’ordinanza rilasciata dal Comune stesso.
Qualora venga deliberato l’affidamento, la Banca farà sottoscrivere al beneficiario il mandato irrevocabile per l’incasso che trasmetterà al Comune, il quale s’impegna ad accettarlo. Su detto documento sarà riportato il codice IBAN da utilizzare dal Comune allorché disporrà il bonifico a saldo del contributo concesso. Non appena il beneficiario sarà in possesso delle fatture (o idonea documentazione di spesa) le trasmetterà al Comune che ne attesterà l’ammissibilità: la banca, con le fatture vistate, provvederà ad effettuare i relativi pagamenti, previo ricevimento del “mandato irrevocabile  all’incasso” 

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