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Vertenza Terim, ok dai lavoratori al piano di salvataggio dell'azienda

L'accordo, votato all'unanimità, prevede il passaggio di 201 lavoratori nello stabilimento Terim di Rubiera acquistato dal nuovo proprietario, l’egiziano Farouk Khaled della Eg-Italy

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ModenaToday

I lavoratori della Terim di Baggiovara-Rubiera, presenti tutti ieri pomeriggio all’assemblea convocata presso la Cgil di Modena, hanno approvato all’unanimità l’ipotesi di intesa siglata in Provincia lo scorso 17 settembre che prevede il passaggio di 201 lavoratori nello stabilimento Terim di Rubiera acquistato dal nuovo proprietario, l’egiziano Farouk Khaled della Eg-Italy. L’accordo prevede inoltre che gli altri 137 lavoratori si renderanno disponibili, esclusivamente su base volontaria ed incentivata, a rinunciare al passaggio alle dipendenze di Eg-Italy. Ad oggi hanno manifestato volontariamente di rinunciare all’assunzione circa un centinaio di lavoratori, ma le Organizzazioni sindacali e le Istituzioni modenesi si sono impegnate, nell’arco temporale di utilizzo dell’ammortizzatore sociale (sino al 15.1.2015), a trovare soluzioni che permettano di allineare il numero di volontari a quanto previsto dall’accordo. 

“A questo proposito – afferma Cesare Pizzolla segretario provinciale Fiom/Cgil - diventa determinante il ruolo del tavolo regionale che si aprirà il 3 ottobre sulla riconversione produttiva del sito Terim di Baggiovara”. La Fiom e i lavoratori si aspettano da questo confronto, condizioni e soluzioni che permettano l’avvio di nuove attività d’impresa all’interno dello stabilimento e conseguentemente di poter assorbire l’eccedenza di personale. Inoltre, a fronte di un accordo sugli ammortizzatori che scade il 15.1.2014, le parti si sono impegnate a garantire ai lavoratori un ulteriore anno di cassa integrazione sino al 15.1.2015 per permettere, da un lato, lo start-up di Eg-Italy a Rubiera e, dall’altro, per avere il tempo necessario affinché il tavolo regionale sulla riconversione produttiva di Baggiovara possa determinare concrete prospettive occupazionali. “La Fiom/Cgil esprime soddisfazione per l’intesa raggiunta e per il conseguente consenso che questa ha avuto fra i lavoratori – aggiunge Pizzolla – anche se la vertenza non può dirsi conclusa, perché il prossimo passo deve essere l’avvio di una discussione seria e concreta sulla riconversione Baggiovara”.

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