rotate-mobile
Economia

Addio alle auto a benzina e diesel dal 2035, un anno di proroga per Ferrari e Maserati

Ok del Parlamento europeo all'addio al motore a combustione. Deroghe ai costruttori dei marchi di lusso, come quelli della Motor Valley. Ora la palla ai governi Ue

Il Parlamento europeo ha approvato il testo sulla riduzione delle emissioni di CO2 delle auto che prevede lo stop alla vendita nell’Ue dal 2035 dei veicoli che emettono gas serra. La norma andrà a colpire tutte le macchine con motori a combustione - benzina, diesel e gpl - che andranno completamente rimpiazzate dai costruttori d’auto con veicoli elettrici, fatti salvi i soli mezzi commerciali pesanti.

Il testo finale è stato approvato con 339 voti favorevoli, 249 contrari e 24 astensioni.

Per (quasi) tutte le altre case automobilistiche, le emissioni dei veicoli nuovi immatricolati nell'Ue dal 2030 dovranno essere inferiori del 55% rispetto ai livelli del 2021 e quelle dei veicoli commerciali leggeri del 50%. Entro il 2035 le emissioni di CO2 di auto e furgoni nuovi dovranno diminuire del 100%, in altre parole non dovranno più emettere nell’aria alcun tipo di gas serra.

L’ultima speranza di salvare il motore a combustione era rappresentata da un emendamento sostenuto dal centrodestra - ma bocciato dall'Aula - che avrebbe consentito di ridurre le emissioni al 90%, ma non di azzerarle. Una modifica al testo base che, se approvata, avrebbe salvato la tecnologia del motore a combustione, ma avrebbe vincolato fortemente l’industria dell’auto al rispetto di forti limiti sull’impatto ambientale.

La proposta della Commissione, oggi confermata dal Parlamento europeo, dovrà ora fare i conti con il Consiglio - l’organo che rappresenta i governi nazionali - dove le resistenze contro lo stop ai motori a combustione potrebbero farsi sentire in misure maggiore. 

Proroga per la Motor Valley emiliana

I due goielli del motorismo modenese, Ferrari e Maserati - come anche Lamborghini e altri marchi di lusso - hanno ottenuto un'agevolazione. Con due emendamenti firmati trasversalmente e approvati a larga maggioranza, il Parlamento europeo ha escluso fino all’inizio del 2036 i produttori di auto da 1000 a 10.000 passeggeri dall’applicazione del Regolamento sulle emissioni di CO2.

Esultano per questa misura i proponenti, Elisabetta Gualmini e Paolo De Castro, entrambi europarlamentari del Partito democratico: "Nessun vincolo sino al 2036 per dare modo ai produttori che hanno fatto grande l’Emilia Romagna di adattarsi e innovarsi con i tempi necessari. Non solo, gli emendamenti votati oggi dicono che queste imprese automobilistiche negozieranno con la Commissione europea le modalità e i target della transizione. Un grande risultato di cui siamo decisamente fieri”.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Addio alle auto a benzina e diesel dal 2035, un anno di proroga per Ferrari e Maserati

ModenaToday è in caricamento