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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Coldiretti a Montecitorio: al via mobilitazione per un nuovo protagonismo dell’agricoltura

Massiccia adesione anche da Modena di agricoltori, cittadini, ambientalisti, associazioni dei consumatori, insieme a sindaci e rappresentanti delle Istituzioni a livello regionale, provinciale e locale alla mobilitazione promossa da Coldiretti Giovedì 15 marzo, dalle ore 9,30 a Roma in piazza Montecitorio, con un presidio anche al Ministero dello Sviluppo Economico in via Veneto 33 e alla sede della Simest in Largo Ottavio Tassoni.

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ModenaToday

Massiccia adesione anche da Modena di agricoltori, cittadini, ambientalisti, associazioni dei consumatori, insieme a sindaci e rappresentanti delle Istituzioni a livello regionale, provinciale e locale alla mobilitazione promossa da Coldiretti Giovedì 15 marzo, dalle ore 9,30 a Roma in piazza Montecitorio, con un presidio anche al Ministero dello Sviluppo Economico in via Veneto 33 e alla sede della Simest in Largo Ottavio Tassoni. Oltre alla Provincia di Modena e alla Camera di Commercio sono molte le amministrazioni comunali della provincia che hanno approvato all'unanimità un ordine del giorno a difesa del made in Italy. Tra queste: Mirandola, Castelvetro, Cavezzo, Concordia, Fiorano, Fiumalbo, Riolunato, Maranello, Montese, Prignano, Polinago, Riolunato e San Felice sul Panaro, mentre altri sono i procinto di farlo nei prossimi giorni.

Giovedì nella capitale arriveranno delegazioni da tutta Italia per manifestare contro il falso made in Italy di Stato, in questa occasione rappresentato dal "Pecorino" prodotto completamente in Romania con i soldi dello Stato italiano, che sarà portato per la prima volta in piazza "in bella vista" a disposizione delle Autorità e dei cittadini. Un caso emblematico in cui lo Stato favorisce la delocalizzazione e fa concorrenza agli italiani sfruttando il valore evocativo del Made in Italy. Sarà l'occasione per affermare la centralità del settore agroalimentare quale una delle poche leve competitive di cui il Paese dispone per ricominciare a crescere, ma anche un modo per denunciare gli ormai troppi casi di disattenzione e sottovalutazione nei confronti di un settore che è patrimonio del Paese.

Alla manifestazione Coldiretti proporrà precise domande:

  • perché dopo tante denunce il Ministero dello Sviluppo Economico non vieta per legge il finanziamento di prodotti realizzati all'estero che imitando il vero Made in Italy uccidono il futuro delle nostre imprese?
  • perché chi con la terra ci lavora e ci vive si è visto aumentare l'IMU in maniera maggiore di chi la terra la usa per divertirsi o speculare ?
  • perché al tavolo del lavoro tra Governo e forze sociali, il nostro settore che occupa 1,2 milioni di lavoratori dipendenti oltre agli autonomi è l'unico a non essere stato invitato ?
  • perché dopo due leggi nazionali sull'etichettatura per fare sapere agli italiani quello che mangiano nessuno si è preso la responsabilità di applicarle ?

La nostra agricoltura è la prima a livello mondiale per valore aggiunto ad ettaro, il nostro cibo è il più apprezzato e imitato nel mondo, il nostro export agroalimentare cresce a due cifre. Agricoltura e cibo sono un patrimonio economico, sociale, ambientale, paesaggistico e culturale che il mondo ci invidia. Sono un patrimonio di tutti gli italiani ! Tutto questo la gente lo sa ed è ora che anche la politica ne prenda atto. Le ragioni della mobilitazione saranno illustrate dal presidente della Coldiretti Sergio Marini a partire dalle ore 9,30 in piazza Montecitorio davanti a migliaia di manifestanti.

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