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Economia

Alluvione Modena: dopo grano e orzo, a rischio vigne e frutteti

Numeri allarmanti da parte di Coldiretti: "Procedere con celerità per liberare i terreni dall’acqua e limitare i danni alle coltivazioni che ormai da due giorni sono sott’acqua"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ModenaToday

Finita la prima fase di emergenza con la chiusura della falla nell’argine del Secchia, è necessario adesso procedere con celerità per liberare i terreni dall’acqua e limitare i danni alle coltivazioni che ormai da due giorni sono sott’acqua. E’ quanto afferma Coldiretti Modena nel ricordare che crescono gli ettari inondati della provincia dalla fuoriuscita di acqua dall’affluente del Po che sta flagellando interi comuni della bassa modenese e che ormai ha raggiunto anche il territorio di San Felice sul Panaro e sembra non arrestarsi ancora.

Nelle campagne – rende noto Coldiretti – si registrano, oltre ai disagi degli agricoltori e delle loro famiglie che hanno dovuto abbandonare le loro case, danni alle abitazioni e ai magazzini, attrezzature e trattori resi inutilizzabili, campi di grano e orzo completamente distrutti dal passaggio violento della corrente, problemi nel funzionamento delle strutture di conservazione di frutta e vino per la mancanza di energia elettrica. Senza contare i problemi legati all’interruzione della viabilità e alle infrastrutture del territorio.

Adesso – afferma Coldiretti - il pericolo deriva dal persistere dell’acqua sui terreni che mette a serio rischio la sopravvivenza anche di vigneti e frutteti che possono resistere solo qualche giorno in un ambiente asfittico come quello creato dall’inondazione. Inoltre, continua Coldiretti, anche dopo che l’acqua sarà stata sgrondata, rimarranno sui campi detriti e melma che renderanno impossibile le lavorazioni e il ripristino dei terreni per molto tempo.

L’alluvione – sottolinea la Coldiretti modenese – ha colpito la culla del Lambrusco di Sorbara DOC e delle Pere dell'Emilia Romagna IGP, una delle zone della provincia dove si ottengono le produzioni di maggior pregio dell'agricoltura locale e regionale. Un territorio, inoltre, già fortemente provato dal sisma del 2012: è quindi indispensabile attivare tutte le forze in campo e attivare le sinergie utili ad una rapida soluzione.

L’agricoltura nei comuni colpiti dall’alluvione

n. comuni toccati dall’alluvione

7

n. aziende agricole

1.198

superficie coltivata a vite

109.917 ettari

superficie coltivata a pera IGP

117.912 ettari

n. allevamenti bovini

95

aziende agricole con vendita diretta

120

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