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Edilizia. I costruttori emiliani: "Non fermare i cantieri, sono sicuri"

Per Ance Emilia il Decreto del Governo è stato mal interpretato e non implica un blocco totale laddove si possono rispettare le misure di sicurezza per i lavoratori

Non fermare i cantieri che operano in sicurezza. Lo chiede Ance Emilia, spiegando che in queste opere molti coordinatori per la sicurezza stanno chiedendo di fermare alcuni lavori edili. "Ance invita con forza tutti a non gettare la spugna: è sbagliato voler fermare tutto, anche perchè cosi' facendo si potrebbe compromettere la sopravvivenza di tante nostre imprese, con la conseguente perdita del lavoro da parte di tanti collaboratori", è l'appello dell'associazione dei costruttori di Confindustria di Bologna, Ferrara e Modena.

"Faremo di tutto affinchè i cantieri in regola con la sicurezza possano continuare a restare aperti e sosterremo con grande forza le azioni di Ance nazionale che vanno in questa direzione", assicurano dal collegio edile. "In questo momento la priorità assoluta è la salute delle persone", ma "il cantiere non è come una fabbrica, con una catena di montaggio, dove le persone lavorano gomito a gomito e si eseguono produzioni standardizzate", sottolinea Ance Emilia.

"Ogni cantiere ha caratteristiche diverse dagli altri cantieri. è per questo che bisogna evitare generalizzazioni ed è sbagliato dire: bisogna fermare tutto", scandisce l'associazione. "In queste ore tante aziende associate stanno chiamando per farci presente, con grande stupore e preoccupazione, che molti coordinatori della sicurezza, stanno inopinatamente bloccando dei cantieri che invece potrebbero operare in sicurezza. è evidente che questi coordinatori stanno mal interpretando le norme presenti nel decreto del governo, probabilmente anche perchè vengono mal informati", sostiene Ance, che invita "chi opera nel settore edile, a contattare i propri uffici, per ricevere le giuste indicazioni per operare al meglio in questo delicatissimo periodo".

L'associazione dei costruttori dell'Emilia, da parte sua, "è in continuo contatto con le Prefetture, con gli Ordini professionali e con le altre associazioni di categoria perchè vi sia chiarezza nelle regole. Questa è la prima condizione per poter adottare comportamenti corretti e poterli far valere per tutti". In queste ore Ance nazionale sta incontrando le organizzazioni sindacali per definire insieme un protocollo sanitario anti-contagio specifico per le imprese edili ed i cantieri. 

"Ance Emilia ha oltre 270 aziende associate, di queste quasi una settantina svolgono lavori per il settore pubblico ed in quell'ambito stiamo assistendo a provvedimenti pressochè generalizzati di sospensione dei cantieri, disposti dalla direzione dei lavori. Per quanto riguarda invece la stragrande maggioranza dei nostri associati, che opera nel mondo dell'edilizia privata e dell'immobiliare, si vuole continuare a lavorare e farlo in sicurezza, mettendo in campo la tenacia di sempre e un grande senso di responsabilità per affrontare l'attuale drammatica situazione. Solo cosi' si va avanti", conclude l'associazione.

(DIRE)

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