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25 aprile: Esselunga apre, la Cgil scrive a Bernardo Caprotti

L'apertura straordinaria di Esselunga durante la Festa di Liberazione trova la contrarietà di Marzio Govoni della Filcams/Cgil che scrive una lettera di protesta direttamente al patròn della catena di grande distribuzione

È il 25 aprile, è la Festa  della Liberazione, è festa ma non per tutti. Infatti, l'Esselunga, contando sulla legge delle liberalizzazioni, ha optato per l'apertura straordinaria, un provvedimento che certo non è piaciuto a Marzio Govoni,  sindacato commercio Filcams/CGIL Modena, che ha preso carta e penna per scrivere una lettera al patròn della catena di grande distribuzione, Bernardo Caprotti: "Apprendo che i suoi negozi modenesi apriranno domani, mercoledì 25 Aprile - esordisce Govoni nella missiva - È una scelta che le consente una pessima legge, da Lei fortemente voluta. Non importa che sia inefficace per l'occupazione, non produca nuovi consumi, danneggi milioni di lavoratori e venga pagata, come dimostrano tutti i dati sui prezzi, dai consumatori". In allegato a questo messaggio, Govoni inoltra una lettera dal carcere a firma Armando Amprino, coetaneo di caprotti, partigiano fucilato il 22 dicembre 1944 a Torino dai Repubblichini, secondo Govoni, questa lettera "meriterebbe di essere letta da tutti coloro che credono che il giorno della Liberazione dal nazifascismo sia soltanto una ulteriore occasione di shopping - conclude il sindacalista - E a quelli che credono che al profitto si possa sacrificare ogni cosa, anche l'identità e la storia del nostro paese.

GHELFI INVITA ALLA CALMA - "Le liberalizzazioni degli orari dei negozi sono un provvedimento che valuteremo nel tempo. E sono il primo a dire che ci sono feste che identificano una comunità. Ma credo che un imprenditore che decida di avvalersi di una legge dello Stato per fare le sue scelte non debba essere accusato di venir meno ai valori dell'antifascismo usando i suoi ricordi personali, e i suoi affetti come 'ricatto morale': è quello invece che fa la Cgil con Bernardo Caprotti". Lo afferma il consigliere provinciale del Pdl di Modena Luca Ghelfi. "Finiamola una volta per tutte di dire che tenere aperti i negozi in una giornata di festa come il 25 aprile, che siano centri commerciali o servizi in centro storico, abbia qualche legame con i sentimenti dell' antifascismo. Se un sindacato vuole fare una battaglia sugli orari, se vuole difendere quelli che crede siano i diritti dei suoi iscritti, lo faccia. Altre insegne tengono aperto, come hanno fatto per il lunedì di Pasqua. Non c'é in queste scelte nulla di ideologico, mi pare evidente, ma una semplice scelta commerciale, che si può discutere nel merito. Ma l'attacco a questa insegna, con questi toni e questi argomenti, appare semplicemente strumentale".

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