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Mercoledì, 27 Settembre 2023
Economia

Turismo, con un +25% di arrivi Modena guida la ripresa delle città emiliane

I dati Istat elaborati dall’Ufficio statistica della Regione. Complessivamente, da gennaio a giugno + 9,2% per quanto riguarda gli arrivi e +4,3% i pernottamenti. Nei capoluoghi +18,3% gli arrivi, +14,6% i pernottamenti. In crescita anche la montagna (+4,5% gli arrivi e +1,5% le presente) e le terme (+4,5% gli arrivi e +6,7%)

Che sia sotto un ombrellone della Riviera o lungo un sentiero dell’Appennino, in relax alle terme, o ancora passeggiando in una città d’arte, i turisti che hanno scelto l’Emilia-Romagna per il fine settimana o le vacanze sono aumentati nei primi sei mesi dell’anno del 9,2% per quanto riguarda gli arrivi e del 4,3% per le presenze rispetto allo stesso periodo del 2022.

La fotografia del primo semestre 2023, su dati Istat elaborati dall’Ufficio statistica della Regione, fissa infatti in 4 milioni e 845mila gli arrivi (3,6 milioni gli italiani e 1,2 milioni gli stranieri) e in 13 milioni e 800 mila i pernottamenti (10,1 milioni italiani e 3,8 milioni dall’estero).

I comuni della Riviera chiudono i primi sei mesi con un +2,1% sugli arrivi e uno -0,7% sulle presenze rispetto al 2022, mentre le città d’arte segnano rispettivamente +18,3% e +14,6%.

Bene anche le terme (+4,5% gli arrivi e +6,7% le presenze), le località collinari (rispettivamente +8,3% e +4%) e i comuni dell’Appennino (+4,5 e +1,5%).

I dati di giugno

Particolarmente positivi appaiono i dati dei grandi comuni, che segnano un +18,3% sugli arrivi e un +14,6% sulle presenze. In testa troviamo Modena con un +25,9% arrivi e +15% di presenze, seguita da Bologna con un +22,3% di arrivi e +17,1% di presenze, poi Ferrara +16,5% arrivi, +17,8% presenze; Parma +15,7% arrivi, +13,5% di presenze; Forlì +14,1% arrivi, +22,8% presenze. Piacenza registra un +13% di arrivi, +6,2% di presenze; Reggio Emilia +9,3% arrivi, +4,2% presenze; Ravenna città +8,5% arrivi, +12,1% presenze (con un +1,7 per il comune nel suo complesso, quindi anche per la parte costiera) e infine Cesena con un +7,9% di arrivi e un +6,8% di presenze. Faenza, città particolarmente colpita dall’alluvione, ha registrato un -6,1% di arrivi e un -0,6% di presenze. 

La domanda turistica negli esercizi ricettivi ha segnato un +9,2% di arrivi rispetto al 2022 ( -7,4 rispetto al 2019) e +4,3% di pernottamenti (-6,7% rispetto al 2019).

Negli alberghi, che registranol’84% degli ospiti e il 76% dei pernottamenti, gli arrivi sono stati del +9,1%, (-10,9% rispetto al 2019), mentre i pernottamenti hanno raggiunto un +4,6% (-11,2% rispetto al 2019).

Migliore la situazione negli esercizi extra alberghieri (campeggi, villaggi turistici, agriturismi, bed & breakfast, e altre tipologie) con un +10% di arrivi (+16,6% rispetto al 2019) e un +3,4% di pernottamenti (con un +10,8% rispetto al 2019), merito anche dell’avanzare di un nuovo turismo più legato all’esperienza a contatto con la natura e al territorio. 

Il commento dell'assessore Corsini

“Il turismo in Emilia-Romagna ‘tiene’, nonostante le due alluvioni del maggio scorso- afferma l’assessore regionale al Turismo, Andrea Corsini, commentando i dati-. I numeri da gennaio a giugno sia per gli arrivi che per le presenze sono buoni e la stagione estiva, partita pienamente a luglio, sta riprendendo l’andamento positivo già annunciato a primavera. Da sottolineare i risultati più che positivi delle città d’arte, il costante incremento della montagna e la ripresa delle terme, settore che più aveva risentito della stagione pandemica”.

Appare quindi superata la battuta d’arresto che aveva riguardato soprattutto la Romagna dopo l’avvio molto positivo di gennaio e soprattutto di aprile, alle porte della stagione balneare.  Numeri che non riescono ancora ad agganciare quelli del periodo pre-Covid ( -7,4% gli arrivi e -6,7% le presenze sul 2019), anche se per un vero bilancio bisognerà aspettare la fine del 2023.

Per l’assessore Corsini “un segno del buon esito della promozione messa in campo da Regione, attraverso Apt Servizi, ed Enit subito dopo l’alluvione e indirizzata soprattutto al mercato tedesco. Messaggi mirati che hanno messo anche in luce le capacità di una terra coraggiosa e ospitale da sempre. Ci auguriamo che l’andamento turistico nella seconda frazione dell’anno possa permettere il recupero di altri punti percentuali per avvicinarci ancora di più al periodo pre-pandemico”.

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