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Confindustria, il presidente Ferrari: "Basta parlare solo di piscine"

Pietro Ferrari, presidente di Confindustria Modena, ha spiegato la situazione del nostro territorio dopo i due anni di crisi mondiale e ha trovato i punti su cui bisogna fare forza a livello locale per iniziare una ripresa

Pietro Ferrari, presidente di Confindustria Modena, ha tracciato un quadro della situazione del nostro territorio dopo due anni di crisi dell’economia mondiale. Sebbene si possa intravedere qualche segnale di ripresa è necessario essere cauti nel cantare vittoria e ricordare che non c’è un trand di continuità. Rispetto però al periodo gennaio-maggio 2010 le percentuali dell’andamento dell’industria manifatturiera modenese dello stesso periodo del 2011 sorridono: produzione +9,4%, fatturato +13,1%, export +11% e occupazione +1,6%.

La soluzione per cercare quella continuità che servirebbe ad una ripresa seria va cercata nei provvedimenti che non sono stati presi tre anni fa quando si sottovalutava la crisi e che vanno assolutamente trovati adesso con un po’ di coraggio. Il presidente Ferrari muove un rimprovero alla città di Modena, ma soprattutto ai cittadini: “Questa città non ha coscienza di sé – dice – abbiamo uno dei parchi più belli del mondo e lo stiamo facendo sembrare quasi brutto con tutto questo discutere di piscine”.

Ferrari ricorda poi che siamo la seconda città italiana per vocazione industriale, secondi solo a Lecco, e 64° in Europa ma nessuno ne parla; siamo conosciuti all’estero ma nessuno fa vanto di questo; abbiamo tanti pregi e tanta possibilità di migliorare, così, consiglia il Presidente, dovremmo mettere tutto l’impegno in quei progetti e settori veramente importanti che possano portare a un salto di qualità: “Non possiamo occuparci del nulla per evitare il massimo”. Uno dei progetti che sarebbe necessario valorizzare è ad esempio quello dell’ICT sulla sicurezza informatica: “E’ lì che dobbiamo mettere tutte le nostre forze, far collaborare industria e università, non perdere tutte le energie parlando del monumento a Pavarotti e di piscine”.

“Dobbiamo buttare il cuore oltre l’ostacolo – continua Ferrari – perché avremmo tantissime risorse. Nemmeno Bologna può competere con noi nella meccanica e nel settore alimentare, solo per fare due esempi, ma la nostra Amministrazione ha un atteggiamento troppo provinciale rispetto a tante altre”.
 

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