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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Focus sul futuro del Terziario nell'assemblea di Confcommercio Modena

“Ci dimentichiamo troppo spesso di ascoltare ed oggi, ascoltandoci vicendevolmente, abbiamo compreso la forza di questo esercizio. Dall'ascolto la nostra Associazione vuole ripartire per dare sempre più voce alle ragioni ed istanze del mondo delle imprese del terziario”

“Terziario, strumenti e politiche a supporto delle imprese” è il titolo della tavola rotonda andata in scena ieri, in occasione dell'Assemblea Annuale di Confcommercio Modena. La discussione ha visto la partecipazione di Andrea Corsini, Assessore Commercio e Turismo Regione Emilia Romagna, Stefano Bolis, Responsabile Direzione Territoriale Emilia Adriatica Banco BPM, Tommaso Leone, Presidente provinciale Confcommercio Modena, Giuseppe Molinari, Presidente della Camera di Commercio di Modena, Nicola Rossi, Commercialista e consulente finanza d’impresa.

“Mai come in questo momento di grande trasformazione e di volatilità dei mercati” – ha esordito il presidente provinciale di Confcommercio Tommaso Leone - “le nostre imprese hanno bisogno di essere ascoltate ed è indispensabile che i diversi stakeholders facciano sistema per mettere in campo strumenti di supporto e incentivi allo sviluppo: nasce da questa forte consapevolezza il senso di questa tavola rotonda”.

Ha parlato di imminente riforma della legge regionale 41 sul commercio l'Assessore regionale Andrea Corsini: “La prima anticipazione della nuova legge consentirà nei prossimi giorni di stanziare 4 dei 7 milioni di euro previsti, da destinare alle piccole attività commerciali per progetti riqualificazione e per abbattere costi dei canoni di affitto, che incidono pesantemente sulla capacità di fare impresa”. E' stato dunque messo sul tavolo un numero che fa riflettere: il 65% delle nuove imprese non supera il terzo anni di vita. A tale proposito, Giuseppe Molinari, presidente della Camera di Commercio, ha dato per imminente il varo di una serie di misure ad hoc nell'ottica di contenere la mortalità delle start up sostenendone il consolidamento economico-finanziario dopo la fase di avvio. Si è poi parlato di credito alle imprese e Stefano Bolis di Banco Bpm ha snocciolato dati sull'erogazione di affidamenti del proprio istituto, che in parte smentiscono la tesi secondo cui le piccole imprese sarebbero le più penalizzate nel rapporto con le banche: “da gennaio ad oggi abbiamo erogato 172 milioni di euro su aziende che fanno fino a 2,5 milioni di euro di fatturato, con un taglio medio di circa 70 mila euro”.

Ad entrare nel merito delle modalità con cui sempre più anche le piccole imprese si dovranno relazionare con il mondo bancario è stato Nicola Rossi: “Basilea 2 risale al 2013 e la parola rating dovrebbe essere ampiamente digerita da parte delle pmi: trasparenza, farsi vedere per quello che si è, attrezzarsi con l'ausilio di professionalità ad hoc, sono gli imperativi”.

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