rotate-mobile
Economia Zona Fiera / Viale Virgilio, 70

ModenaFiere ancora in perdita, sarà ridotto il capitale sociale

Conti in rosso, ma il Comune si dice vigile e rassciura sul pareggio nel prossimo anno. Non cambia la formula e la strategia, confermando i principali appuntamenti del calendario fieristico ormai consolidato

I soci di ModenaFiere corrono ai ripari per risanare le perdite interne, riducendo il capitale sociale. Per la società fieristica controllata da BolognaFiere (51%) si punta a un pareggio nel 2016 e magari a un piccolo utile nel 2017, ma il requisito è appunto quello di mettere i conti in ordine. L'aver puntato tanto tre anni fa sull'acquisizione interna di manifestazioni come Skypass e Modenantiquaria, infatti, al momento non ha dato i frutti sperati, ma l'operazione viene rivendicata dagli amministratori di viale Virgilio. Se ne parla oggi pomeriggio alla commissione comunale Risorse, in presenza dell'amministratore delegato Paolo Fantuzzi e dell'assessore alle Attività economiche Tommaso Rotella, cui tocca entrare nel merito degli investimenti realizzati per gestire direttamente le manifestazioni in questione. Rassicura subito Rotella: "Il capitale sociale rimane comunque corposo e la riduzione ci consente di non vendere gioielli come Skipass, siamo ottimisti per il futuro". 

A seguito delle perdite, il Consiglio comunale sarà chiamato il 7 luglio a votare la proposta di riduzione del capitale sociale (articolo 2.482 bis del Codice civile). Il disavanzo 2015 di 380.000 euro, infatti, si aggiunge a quello del 2014 (250.000 euro) e a quello del 2009 (580.000 euro), mentre dal 2010 al 2013 i conti sono stati chiusi in utile. La perdita di esercizio, sommata a quelle degli anni precedenti, ha determinato così la riduzione di oltre un terzo del capitale di ModenaFiere. La riduzione del capitale sociale, che verrà deliberata nell'assemblea dei soci già convocata per il 25 luglio, sarà di 930.000 euro: si cala da un milione e 700.000 a 770.000 euro.

Non cambia il profilo strategico della società, che tra il 2013 e il 2014 ha investito appunto molte risorse per le acquisizioni di marchi: oggi sono 13 a gestione diretta (Play, Skipass, 7 8 Novecento, Modenantiquaria), a cui si aggiungono servizi interni come il bar. Come previsto dal Cda del 30 marzo scorso, in questo senso, il piano industriale aggiornato al 2020 prevede il sostanziale pareggio nel 2016 e il ritorno all'utile dal 2017. Tra le azioni previste, quindi, c'è la revisione delle modalità di acquisto finalizzate ad un risparmio di costi e ad una maggiore efficienza gestionale sulle spese dirette degli eventi. Ma anche una gestione diretta della commercializzazione degli spazi espositivi, per le fiere interne, dei servizi supplementari agli espositori (sia per le fiere dirette che per le fiere indirette), uno sviluppo seppur graduale, del fatturato delle manifestazioni acquisite, la riorganizzazione di ristorazione bar e banqueting. Quindi, arriva una stretta sulla parte gestionale, confermando pero' il progetto di acquisizioni.

Tra gli altri dati, tra il 2014 e il 2015 la Fiera modenese ha aumentato l'attività e il valore della produzione (passato dai 4,3 milioni del 2014 ai 5,3 del 2015) con un conseguente aumento dei costi, mentre i ricavi sono cresciuti un po' meno del previsto per il calo dei margini di alcune fiere storiche piu' mature e di alcuni risultati negativi. Per il 2016 si prevede la realizzazione di 23 manifestazioni, e di alcuni convegni. Oltre alle 13 dirette, risultano 10 le fiere a gestione indiretta: non mancano le novità, come la manifestazione Voliamo (a inizio giugno) e Dronitaly in settembre. Nella delibera comunale si chiede al cda di ModenaFiere "un costante e puntuale monitoraggio delle azioni previste nel Piano industriale 2016-2020, al fine di ripristinare una situazione di equilibrio economico per la società".

(DIRE)

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

ModenaFiere ancora in perdita, sarà ridotto il capitale sociale

ModenaToday è in caricamento