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Economia

Piccole e Medie Imprese, nel 2014 calo del 10% della forza lavoro

Per Confesercenti il 2014 è stato un anno nero che ha visto una riduzione della forza lavoro pari al 10%. Le Piccole e Medie Imprese hanno visto un'incertezza delle coperture finanziarie per tutte le 12 mensilità

Confesercenti non usa mezzi termini per descrivere il 2014: "Un anno nero per l’occupazione nelle PMI modenesi del commercio e del turismo con un calo dell'occupazione pari al -10%. Occorrono misure per sostenere consumi e formazione professionalizzante”. Attesa un’inversione di tendenza nei primi mesi del 2015". Dal monitoraggio di oltre 1500 PMI attive sul territorio provinciale nei settori del commercio, turismo e servizi che segnalano una drastica riduzione delle ore di cassa integrazione: -69,0% a causa della crescente difficoltà delle piccole imprese, ad accedere agli ammortizzatori sociali: difficoltà dovuta anche a nuove norme più restrittive. Il quadro poi si completa con l’incertezza sulle coperture finanziarie della Cassa Integrazione in Deroga che ha caratterizzato interamente i 12 mesi appena trascorsi complicando l’accesso agli ammortizzatori sociali.

Dati che confermano la profondità della crisi sul territorio dichiara Tamara Bertoni Direttore Generale di Confesercenti Modena -  ed in particolare tra le piccole imprese che operano esclusivamente sul mercato interno. Tuttavia auspichiamo che i timidi segnali di ripresa mostratisi nel terziario alla fine del 2014 si consolidino nel 2015, così da porre un freno alla grave caduta occupazionale che ha caratterizzato gli ultimi anni. Soprattutto chiediamo interventi ben più incisivi accanto a quelli già previsti dalla Legge di Stabilità: misure forti, a sostegno dei consumi e degli investimenti, oltre ad una politica attiva del lavoro sostenuta da risorse adeguate.”

ANALISI DEI SETTORI. 

TURISMO E PUBBLICI ESERCIZI. E’ il settore che più di ogni altro denota forte sofferenza occupazionale. Il calo degli occupati nel 2014, rispetto al 2013, è stato del -19,1% nell’anno 2014. Ha inciso in particolare la sostituzione dei contratti a chiamata utilizzati in passato nei momenti di picco lavorativo, con i più snelli voucher che rendono ancora meno stabile l’occupazione. 

VENDITA AL MINUTO DI PRODOTTI ALIMENTARI. E’ il secondo che paga il conto più salato la diminuzione degli occupati nel 2014 ha fatto registrare un -7,8%. Un dato innegabilmente determinato dal calo dei consumi e conseguentemente del fatturato delle imprese che da tempo ormai colpisce anche il settore alimentare, in particolare quelle di limitate dimensioni.

VENDITA AL MINUTO DI PRODOTTI EXTRA ALIMENTARI. -7,8% l’occupazione in quest’ambito nei 12 mesi trascorsi, che prosegue così la sua curvatura verso il basso. Ad influire, il calo dei consumi che ormai da diversi anni sta provocando una continua erosione della base occupazionale.

SERVIZI DI INTERMEDIAZIONE. Anche il settore dei servizi di intermediazione registra rispetto al 2013 una perdita di occupati, del -6,2%. Dato che è un indicatore dell’incidenza della ristrutturazione della filiera commerciale che negli ultimi anni ha costretto le imprese a ridimensionare il personale dipendente a seguito ad un sensibile calo dei fatturati.

COMMERCIO ALL'INGROSSO. È l’unico comparto in cui emerge un minimo di ripresa occupazionale: +2,1%. In particolare si nota una lieve progressione del numero degli assunti nelle imprese che si rivolgono al manifatturiero, beneficiarie dalla ripresa di attività di alcuni settori produttivi. 

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