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Centrali Coop: "Garantita la trasparenza delle graduatorie Peep"

Secondo Agci, Confcooperative e Legacoop Modena, a vigilare sulla correttezza delle graduatorie del Piano Edilizia Economica Popolare ci sono gli occhi dei soci e del Comune

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ModenaToday

"Non accettiamo lezioni sulla trasparenza delle graduatorie per l'assegnazione dei nostri alloggi. Chi solleva dubbi e sparge sospetti non conosce la materia, oppure è in malafede". È la risposta delle centrali cooperative modenesi al dibattito tra le forze politiche sul tema casa. Agci, Confcooperative e Legacoop Modena, unite nell'Aci (Alleanza delle cooperative italiane), hanno riunito oggi – giovedì 5 gennaio - il tavolo permanente sull'emergenza abitativa per analizzare la situazione ed elaborare proposte insieme alle cooperative di abitazione.

"La trasparenza è uno dei valori fondanti della cooperazione, un elemento distintivo e irrinunciabile – dichiarano Mauro Veronesi (Agci), Gaetano De Vinco (Confcooperative) e Lauro Lugli (Legacoop) – I criteri e metodi di assegnazione degli alloggi costruiti sulle aree Peep, per le quali le nostre cooperative partecipano a gare pubbliche, sono stabiliti dagli statuti e regolamenti approvati in assemblee pubbliche dai soci delle cooperative e rispettano le regole e i criteri soggettivi fissati dall'amministrazione comunale. Gli elenchi degli assegnatari, affissi negli uffici delle cooperative e consultabili da chiunque, sono sottoposti a un doppio controllo: quello dei soci delle cooperative e quello del Comune, che ha creato l'ufficio Peep. Chi parla di scarsa trasparenza o, addirittura, omertà, dimostra di non conoscere nemmeno le regole più elementari dello strumento Peep".

Quanto all'eventualità di far gestire al Comune le graduatorie per l'assegnazione degli alloggi, l'Alleanza delle cooperative italiane ricorda che le cooperative di abitazione organizzano gli utenti e cercano di soddisfare i loro bisogni, in questo caso la necessità di avere una casa. "I nostri soci sono cittadini che decidono liberamente di entrare in cooperativa e stabiliscono, attraverso gli statuti e regolamenti da loro stessi discussi e approvati, i criteri di priorità per accedere all'alloggio. L'intervento su queste regole da parte di un soggetto esterno, sia esso pubblico o privato – sottolineano Veronesi, De Vinco e Lugli – può condizionare e mettere in pericolo l'essenza stessa della cooperazione, fondata sulla democrazia partecipativa. Spiace dover periodicamente ribadire questi concetti e ricordare che da quarant'anni – concludono Agci, Confcooperative e Legacoop - le cooperative modenesi di abitazione garantiscono una risposta concreta e di qualità alla domanda di casa di decine di migliaia di cittadini".

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